Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Bonate Sotto (Bg) il 7.10.1896, scheda biografica aperta il 25.9.1925. Terza elementare, socialista, forse comunista, operaio. Per un anno è segretario della Sezione Reduci di guerra di Bonate Sotto. Si sposa con Maria Bambina Taiocchi il 29.10.1922 ed è padre di Santina. Il 2.4.1923 partecipa insieme al fratello Radamisto e a numerosi altri abitanti di Bonate Sotto al pestaggio di alcuni fascisti nella sede del Pnf locale. Accusato, dopo il pestaggio, di essere il feritore del fascista Carlo Bonifacio e per questo ricercato dai Cc, si nasconde in casa di Vittore Bartolomeo Agazzi, che come Esposito fa parte del'Unione dei Reduci di Guerra di Bonate Sotto e che nel corso del 1923 viene eletto sindaco del paese. In una nota del 23.6.1923 dei Cc di Bergamo alla Questura, in risposta alla richiesta di informazioni di quest’ultima del 13.6.1923, viene scritto che Esposito “appartiene al partito social-cristiano ed in passato esercitava molta influenza sulle masse operaie. Risulta che nel 1920-1921 esplicò attiva propaganda bolscevica, tanto che fu nominato presidente della commissione interna dello stabilimento Ghiaie di Bonate Sotto, in occasione dell’occupazione delle fabbriche. E’ di idee avverse al fascismo ed all’attuale governo. Attualmente però ha pochissima influenza nel partito al quale è inscritto”. Separatosi dalla moglie, lascia l’Italia nel luglio 1924 dirigendosi in Francia, lasciando a Bonate moglie e figlia. Nel 1925, mentre è all’estero, il suo nome viene trovato in uno specchietto riassuntivo sulla composizione delle cellule rionali comuniste di agitazione sequestrato al comunista Battista Bonomi. Nel gennaio 1927, per reati non specificati, viene condannato dal Tribunale di Besançon ed espulso dalla Francia, recandosi prima in Lussemburgo, a Pétange (cantone di Esch-sur-Alzette, distretto di Lussemburgo), da dove il 20.9.1927 si reca nel vicino Belgio, ad Athus (Vallonia). In RF nel 1929. Nel luglio 1932 risiede in Belgio, nel sobborgo Kanne del comune di Riemst (Limburgo), rue du Moulin 83, dove viene arrestato nell’agosto 1932 per infrazione al foglio di via. Dimesso dal carcere il 23.8.1932, viene condotto alla vicina frontiera con il Lussemburgo e da qui in Olanda, dove nell’aprile 1933 risiede ad Heerlen (Limburgo) dopo aver vissuto per qualche tempo a Maastricht (Limburgo). Viene rimpatriato nell’agosto 1933 da Rotterdam su sua richiesta perché non trova lavoro ad Heerlen, giungendo il 3.9.1933 al porto di Ancona a bordo del piroscafo ‘Integritas’. Si stabilisce a Genova, dove lavora come lavandaio presso l’albergo ‘Milano’ di via Balbi e secondo le fonti di polizia è socialista. Il 26.9.1936 si arruola volontario per la guerra italo-etiopica nella divisione ‘XXIII Marzo’, 202a legione delle camicie nere ‘Cacciatori del Tevere’, del distretto di Perugia. Dopo il congedo nel 1938 rimane in Aoi come operaio, ma il 3.6.1939 rientra in Italia perché ha contratto la malaria e si stabilisce a Paladina (Bg) presso una sorella. Nel maggio 1939 viene radiato dall’elenco dei sovversivi. Il 4.8.1939 si trasferisce di nuovo a Genova. Il 31.1.1940 la Questura genovese informa quella di Bergamo che Esposito ha in corso la pratica per l’iscrizione al Pnf. Nel fascicolo sono conservate 4 copie di una sua fotografia, oltre a 2 copie di una sua fotografia formato tessera. Cpc, b. 1894, 1931-1940. (L. Citerio, G. Mangini, R.Vittori)