Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Bergamo il 10.3.1894, operaio, socialista massimalista. Abita in via Tassis a Bergamo alta, è sposato con Angela Maria Giacoma Sarzetti, dalla quale ha 3 figli. La sera del 27.4.1925 è sorpreso dagli agenti della Questura di Bergamo tra i partecipanti ad una riunione del circolo socialista massimalista di via Zambonate 2 a Bergamo. Il 18.6.1925, in una nota interna alla Questura firmata dai 3 agenti Tito Calanca, Sante Jacobazzi e Luigi Guidolotti, viene definito pericoloso in caso di moti. Il 10.7.1927 di notte avrebbe pronunciato ad alta voce “parole poco deferenti all’indirizzo del Governo nazionale, che udito da alcuni fascisti del gruppo, gli piombarono addosso malmenandolo”. Pochi giorni dopo, il 16.7.1927, gli stessi agenti prima citati firmano un rapporto dattiloscritto al questore, dove scrivono che, dopo un periodo di inattività, negli ultimi mesi Andreini avrebbe manifestato ostilità verso il Governo fascista e per questo più volte richiamato dal gruppo rionale fascista di Città alta: convocato nella sede del gruppo e redarguito, manifesta indifferenza. I 3 agenti propongono un provvedimento amministrativo. Diffidato il 20.8.1927. Nel 1938 si trasferisce a Milano. (G. Mangini, R. Vittori)