Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Poscante (Bg) il 9.5.1886, nel 1893 lascia il paese natale e si trasferisce con la famiglia a Ranica (Bg). Suonatore ambulante, è iscritto al fascio di Ranica dal 1921, ma è un sospetto politico che poi definito antifascista. Si sposa a Zogno (Bg) il 24.5.1930 con Rosalinda Sonzogni. Nel biennio 1924-1925, in seguito alla vicenda Matteotti, si dimostra antifascista frequentando altri antifascisti. Insieme a Angelo Pacchiana, Giacomo Giavazzi, Domenico Pacchiana, Antonio Rota e Giacomo Pacchiana, tutti contadini di Poscante, viene incluso nell’elenco dei sospettati di aver imbrattato lo stemma del fascio del paese nella notte tra il 9 e il 10.5.1927 perché, pur non essendo residente a Poscante, “biasimò sovente l’operato dei dirigenti del Fascio di Poscante, ed è ritenuto che egli, in compagnia dei sovversivi del luogo ai quali è legato da vincoli di amicizia e di parentela, abbia nella notte di cui sopra progettato ed effettuato lo sfregio dello stemma”. Nell’autunno 1927 lavora come contadino a Ponte Isarco (Tn), dove ancora si trova nel febbraio 1928. Intorno al 1933 risiede in Svizzera, a Cresciano, nel Canton Ticino, dove lavora come pastore di capre e pecore e come boscaiolo, torna a Ranica per circa un mese all’anno, dove vive sua moglie con i loro figli, integrati nelle organizzazioni fasciste. Nel 1938 viene iscritto in RF come antifascista. Nel maggio 1942, rientrando in Svizzera dall’Italia, viene sottoposto a perquisizione dalla polizia italiana di frontiera, con esito negativo. L’ultima segnalazione è dell’agosto 1944. (L. Citerio, R. Vittori)