Profilo sintetico riassuntivo
Nata a Pennabilli (Ps) il 27.2.1920. Poco prima di emigrare in Francia nel maggio 1925, la famiglia Angelini risiede per breve tempo a Clusone (Bg). Nel 1937 Alda si sposa con Giulio Antonio Polotti a Longlaville (dipartimento Meurthe-et-Moselle, regione Grand Est), una cittadina francese al confine con il Belgio e il Lussemburgo, dove sono numerosi gli immigrati italiani, soprattutto lavoratori nell’attività mineraria e siderurgica. Antifascista, Angelini partecipa a tutti i convegni regionali dell’Upi – Unione Popolare Italiana nella regione Meurthe-et-Moselle. Alda ha un fratello, Goffredo Giuseppe (Cpc, b. 134, 1938-1940), nato a sua volta a Pennabilli nel 1914, attore della compagnia filodrammatica ‘La Rinascente’ con Gino Del Piccolo e altri, ha ottenuto la cittadinanza francese ed è antifascista come la sorella. Nelle carte del fascicolo Angelini talora è indicata erroneamente con il cognome ‘Angelici’. Tra i documenti conservati è presente una fotografia del comizio interregionale tenuto nel luglio 1937 ad Hayange (dipartimento Mosella, regione Grand Est) dall’Upi in occasione della commemorazione della morte di Matteotti, Gramsci, Nello e Carlo Rosselli. Il comizio si tiene nella sala degli ex ‘Magazin Réunis’ alla presenza di numerosi antifascisti italiani. Angelini interviene per portare “un saluto in nome delle donne di Longlaville e delle spose dei nostri baldi Garibaldini”. Tra i presenti c’è anche il sindacalista dei minatori Marcel Dupont (1904-1975), segretario del Partito comunista francese della città di Longwy (dipartimento Meurthe-et-Moselle, regione Grand Est), non lontana da Hayange. La sua presenza tra gli italiani antifascisti in tale occasione suscita molta attenzione nel Consolato italiano di Nancy, che il 23.9.1938 trasmette a Roma alla Direzione Generale di Pubblica Sicurezza – Ufficio Affari Generali e Riservati del Ministero dell’Interno (e poi il 3.1.1939 da questo al Cpc e da qui alla Prefettura di Bergamo) l’elenco delle persone che sono state riconosciute nella citata fotografia: “1 Dupont Marcel noto; 2 Solfrini Livio di Marco – noto; 3 Valli Arcangelo di Giuseppe – noto; 4. Angelici Alda; 5. Bozzoni Giacinto; 6. Pagliarini Aldo di Salvatore; 7. - ?; 8. Del Piccolo Gino – noto; 9. Morelli Quirino di Vincenzo – noto; 10. Vantuno Primo fu Giuseppe; 11. Prola Emilio di Giovanni – noto; 12. Cocchi Romano di Ferdinando (alias Adami) noto”. Da subito, cioè a partire dal gennaio 1939, gli apparati del Ministero dell’Interno si attivano per raccogliere informazioni sul conto di Angelini e del marito Polotti, rivolgendosi alle Prefetture di Bergamo, Brescia e Pesaro. Tra il gennaio e l’aprile 1939 c’è un fitto scambio di notizie tra le singole Prefetture e il Ministero, dato che non si riesce a stabilire se Angelini e Polotti siano sposati e se l’eventuale matrimonio sia avvenuto in Francia oppure no. Il Cpc, in particolare, richiede la fotografia di Angelini. Il 2.2.1939 i Cc di Clusone informano la Questura di Bergamo che a Lovere vive una zia di Polotti, Teresa Michetti vedova Manessi, la quale però dichiara di non aver mai ricevuto notizie dal nipote, non conosce di persona Alda Angelini e dice che nel comune di Gardone Valtrompia (Bs) esistono altri parenti di Polotti, a lei però sconosciuti. Il Consolato italiano di Nancy il 2.6.1939 informa il Cpc che Angelini abita in rue de la Minière a Herserange (dipartimento Meurthe-et-Moselle, regione Grand Est), dove si è trasferita dopo il ritorno dalla Spagna del marito Polotti, capo comunista della regione di Longwy (dipartimento Meurthe-et-Moselle, regione Grand Est), funzionario dei sindacati metallurgici e braccio destro di Marcel Dupont. Nel febbraio 1939 viene inserita in RF. Cpc, b. 132, 1939-1940. (G. Mangini, R. Vittori)