Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Boltiere (Bg) il 13.6.1894, dove risiede in vicolo Orefici 7, operaio tessile, mutilato della gamba destra durante la prima guerra mondiale, comunista. Nella notte tra il 17 e il 18 luglio 1925, insieme all’operaio comunista Giuseppe Bugini lancia alcuni manifestini intestati ‘Comitato Sindacale Nazionale Comunista Tessili’, una copia dei quali è conservata nel fascicolo. Cavagna viene arrestato la sera del 18.7.1925 dai Cc di Osio Sotto e sulla sua persona vengono rinvenuti 25 volantini, ricevuti da Bugini, il quale a sua volta dichiara di averli avuti il 12.6.1925 in treno dall’on. Repossi. I due operai vengono denunciati per istigazione a delinquere e il 20.8.1925 le loro abitazioni vengono perquisite dai Cc di Treviglio, senza esito. Nel rapporto del 20.7.1925 dei Cc di Osio Sotto alla Prefettura di Bergamo, riportando l’intestazione del volantino omettono di scrivere la parola ‘Comunista’. Cavagna viene però assolto dall’imputazione per insufficienza di prove. Nel fascicolo è conservata anche una nota informativa della Sotto-prefettura di Treviglio del 21.7.1925 indirizzata al prefetto, nella quale si comunica che dalle ore 11.30 alle 13.30 del 19.7.1925, alla presenza di circa 100 persone, si è svolta nelle scuole comunali di Osio Sotto una conferenza di Benigno Crespi sul tema “Politica Sindacale del Partito Nazionale Fascista”, a proposito della quale il sotto-prefetto scrive che “il conferenziere illustrò le condizioni economiche politiche dell’Italia nell’ultimo trentennio e le benevolenze del Governo fascista. Fu molto applaudito”. Quasi certamente la ragione della presenza di quest’ultimo documento dipende dall’ipotesi che il volantino diffuso da Cavagna e Bugini il giorno prima della conferenza di Crespi, si riferisse preventivamente proprio a questa. Nel settembre 1925 i Cc di Treviglio scrivono al locale sotto-prefetto che Cavagna “attualmente non è da ritenersi pericoloso”. La Sotto-prefettura di Treviglio, riportando le informazioni ricevute dai Cc, il 24.4.1926 informa il prefetto che Cavagna, “sebbene arrestato dall’Arma di Osio Sotto per istigazione a delinquere, non esplica alcuna attività pel partito comunista essendo un lavoratore assiduo e non frequenta compagnie”. L’8.7.1927 si sposa con Maria Galli e il successivo 16.12.1927 i Cc di Treviglio informano la Questura di Bergamo che Cavagna sembra simpatizzare per il fascismo perché “nell’anno in corso ha preso parte a manifestazioni patriottiche e gli venne affidato l’incarico di portare la bandiera della Sezione Mutilati di Guerra di Boltiere essendo egli mutilato, ed ascritto alla Sezione Mutilati di Verdello”. Radiato il 29.6.1933. Iscritto al Pnf con datazione retroattiva al 3.3.1925 quale ex-combattente. Il 22.1.1942 il Cpc scrive alla Prefettura di Bergamo chiedendo informazioni su Cavagna, benché nel suo fascicolo non ci sia documentazione circa le ragioni della richiesta. La Prefettura a sua volta ne incarica la Questura e i Cc di Treviglio, che il 20.2.1942 rispondono rilevando che Cavagna partecipa alle riunioni organizzate dal regime fascista, confermando la proposta della sua radiazione, peraltro già avvenuta nel 1933 dall’elenco dei sovversivi. Radiato il 10.3.1942. Cpc, b. 1191, 1925-1942. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)