Caldari Bartolomeo, detto Bortolo


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n. busta
22
n. fascicolo
683
Primo estremo
1926
Secondo estremo
1941
Cognome
Caldari
Nome
Bartolomeo
Altri nomi
detto Bortolo
Presenza scheda biografica
Luogo di nascita
Data di nascita
1906/09/29
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
operaio
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a San Gervasio d’Adda (Bg) il 29.9.1906, operaio, comunista. Scheda biografica aperta il 15.3.1926. E’ segretario della sezione giovanile comunista di San Gervasio d’Adda. La sera del 20.9.1925 spalleggia il fratello Battista Giovanni che resiste al tentativo di arresto dopo essersi rifiutato di obbedire ad un ordine dei Cc di Capriate (Bg). Al termine della colluttazione, Bortolo riesce a fuggire e Battista arrestato. I due fratelli vengono deferiti all’autorità giudiziaria per violenza e resistenza ad agenti di Ps nell’esercizio delle loro funzioni. Viene condannato a 5 giorni di carcere per oltraggio, violenza e resistenza ai Cc con la condizionale. Il 24.11.1925 viene denunciato per associazione a delinquere e istigazione all’odio di classe ed alla rivolta contro le forze armate, ma il 14.2.1926 viene assolto dal procuratore del Re di Milano per non aver preso parte al fatto, che nei documenti conservati non viene specificato. Nel giugno 1926 viene chiamato alle armi e assegnato alla 4a Compagnia Mitraglieri del 12° Reggimento Fanteria di stanza a Udine, il cui prefetto viene informato per la continuazione della vigilanza sui comportamenti di Caldari. Congedato il 13.9.1927, rientra a San Gervasio dove riprende la vigilanza su di lui. Poche settimane dopo viene sospettato dai fascisti locali di voler organizzare un gruppo giovanile comunista e per questo viene indicato ai Cc, che il 3.11.1927 lo denunciano per oltraggio all’Arma perché il giorno precedente, come riferisce il capitano dei Cc Salvatore Capozzi nel suo rapporto alla Questura di Bergamo del 12.11.1927, “unitamente ad un suo fratello e ad altro sovversivo del paese passava vicino a due Carabinieri di servizio quasi preso da una subitanea esplosione di ira bolscevica sputò in faccia ad uno dei due militari dileguandosi di gran corsa sicché non fu possibile il suo arresto”. Al termine del suo rapporto il capitano Capozzi propone il confino di polizia per Caldari, che invece il 20.1.1928 viene condannato dalla Pretura di Bergamo a 500 lire di multa e diffidato insieme al fratello Battista Giovanni. Fino al 1934 non vengono effettuate segnalazioni sul suo conto, ma è continuamente sorvegliato. Nell’agosto 1934 si trasferisce a Sesto San Giovanni (Mi) in via Podgora 3 e poco dopo in via Monza 70. Per i suoi precedenti viene incluso nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Dal 1934 al 1941 ogni trimestre sulla sua scheda viene scritto “Nulla da segnalare”. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 945, scheda biografica, 1926-1941. (G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Caldari Giuseppe (padre)
Nato a San Gervasio il 20.3.1869.
Albergati Caterina (madre)
Nata a San Gervasio il 25.11.1865.
Caldari Maria Natalina (sorella)
Nata nel 1888, residente a San Gervasio, sposata con Angelo Lecchi, il quale vive negli Usa.
Caldari Maria (sorella)
Nata a San Gervasio il 29.7.1891, dove risiede, nubile.
Caldari Michele Domenico (fratello)
Nato a San Gervasio il 28.07.1893, operaio in Aoi.
Caldari Carlo (fratello)
Nato a San Gervasio il 12.1.1899.
Caldari Battista Giovanni (fratello)
Nato a San Gervasio il 3.11.1900
Caldari Carlo Mariano Mixhele (fratello)
Nato a San Gervasio il 12.08.1889, morto il 24.02.1897..
Caldari Elisabetta (sorella)
Nata a San Gervasio nel 1915, sposata con il fascista e milite Mvsn Pietro Lecchi, residente a San Gervasio.
Luoghi di residenza
San Gervasio d'Adda Lombardia Italia (1906/09/29 - 1931/08/05) Sesto San Giovanni Lombardia Italia (1931/08/06 - )
Fatti notevoli
1925/11
Condannato per violenza e resistenza ai Cc, denunciato e poi assolto per associazione a delinquere e istigazione all'odio di classe e alla rivolta contro le forze armate.
1928
Condannato per oltraggio ai Cc.
Sanzioni subite
carcere (1925/11 - )
5 giorni di reclusione.
ammenda (1928/01/14 - )
Multa di lire 500.
diffida (1928/01/20 - )
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Documentazione allegata
fotografia
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 945, Fascicolo