Bonomelli Giovanni Battista

n. busta
16
n. fascicolo
520
Primo estremo
1937
Secondo estremo
1941
Cognome
Bonomelli
Nome
Giovanni
Altri nomi
Battista
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1902/12/30
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
operaio
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Santo Stefano del Monte degli Angeli (Bg) il 30.12.1902, bracciante, antifascista. Inserito nell'elenco dei sovversivi perché la sera del 21.2.1937 a Carobbio degli Angeli (Bg) in un locale pubblico pronuncia frasi contro il regime fascista con il manovale Federico Brevi fu Serafino, nato a San Gallo (Svizzera) il 24.5.1909 e residente a Carobbio. La frase incriminata è la seguente: "Ce ne freghiamo della Milizia, dell’Impero, gli abissini trionferanno; se c’è qualcuno della Milizia si faccia avanti, gli taglieremo la testa”. Dopo essere stati redarguiti dall’oste e da un milite fascista (Antonio Capitanio, di 28 anni) rispondono: “Si ce ne freghiamo dell’imperatore e di chi è a capo dell’Impero”. Anche dopo essere stati cacciati dal locale continuano a imprecare. Il 24.2.1937 vengono arrestati dai Cc e tradotti nel carcere mandamentale di Grumello del Monte (Bg). Nel corso dell’interrogatorio emerge che Brevi è iscritto alla Mvsn e che è stato volontario nella guerra d’Etiopia, arruolato nella Legione italiani all’estero "Tevere". Brevi fornisce una versione diversa dei fatti: i due amici cantavano 'Paesanella' e altre canzoni popolari, quando il milite Capitanio li redarguisce, dando inizio all'alterco in cui i due amici rimproverano a Capitanio di non essere stato in Africa. Bonomelli non ricorda nulla a causa dell'ubriachezza. Il Tribunale Speciale nega l'autorizzazione a procedere nei loro confronti e il 5.4.1937, dopo aver scontato più di un mese di reclusione vengono rimessi in libertà su ordine del Capo della Polizia Bocchini (con il telegramma S.D. 13256/441/015619 trascritto dalla Questura). Non è il primo caso di manifestazione di dissenso politico che il capo della polizia regola in questo modo, lasciando cioè in carcere per alcune settimane gli oppositori senza procedere con sanzioni formalizzate. Nel 1938 Bonomelli mantiene 'buona condotta' e risulta emigrato ad Arzia (Istria), dove lavora presso il carbonificio Arzia e nel 1941 riceve il passaporto per recarsi in Germania per lavoro, con nulla osta del Ministero degli Interni del 9.4.1941 n. 441705836. Alla fine dell’anno è in Germania e i Cc di Grumello del Monte ne propongono la radiazione. (R. Vittori)
Familiari
Bonomelli Giacomo (padre)
Nato a Santo Stefano del Monte degli Angeli (Bg) il 6.1.1872.
Mottini Angela (madre)
Bonomelli Angela Maria (sorella)
Nata a Santo Stefano del Monte degli Angeli il 14.4.1893.
Bonomelli Giuseppe Paolo (fratello)
Nato a Santo Stefano del Monte degli Angeli il 12.7.1894.
Bonomelli Teresa Camilla Maria (sorella)
Nata a Santo Stefano del Monte degli Angeli il 25.2.1896.
Bonomelli Ottavio Bono (fratello)
Nato a Santo Stefano del Monte degli Angeli il 24.11.1897.
Bonomelli Caterina Maria (sorella)
Nata a Santo Stefano del Monte degli Angeli il 2.9.1899.
Luoghi di residenza
Carobbio degli Angeli Lombardia Italia
Fatti notevoli
1937/02/21 - 1937/02/21
In compagnia di Brevi Federico in un locale pubblico di Carobbio degli Angeli la sera del 31.2.1937 pronuncia frasi offensive verso la Milizia fascista.
Sanzioni subite
carcere (1937/02/24 - 1937/04/05)
Reclusione nel carcere mandamentale di Grumello del Monte (Bg)
Relaz. con altri soggetti
Brevi Federico
ASBg, Sovversivi
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no