Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Covo (Bg) l'1.12.1903, trasferitosi a Milano nel 1913, operaio fonditore presso la Breda di Sesto San Giovanni, fa parte della cellula comunista dello stabilimento. Arrestato e denunciato nel dicembre 1925 ai sensi dell'articolo 134 del Codice Penale, fermato varie volte per misure preventive, diffidato. Nel 1927 risiede in via Magistretti 8 e lavora come operaio all'Alfa Romeo. Suo fratello Luigi, sposato con Adelaide Pizzetti, ha a suo carico un mandato di cattura emesso dal Tribunale Speciale il 28.2.1930 per propaganda comunista, mentre lui espatria clandestinamente in Francia nel marzo 1930. Nel 1937 risulterebbe rientrato in Italia perché le fonti di polizia lo dicono occupato presso la Compagnia Internazionale dei Vagoni Letto. Lo stesso anno il prefetto Motta di Milano lo definisce 'ravveduto'. Nel fascicolo è presente un documento il cui significato è piuttosto oscuro e, nella frase finale, ambiguo: il 4.5.1932 il Ministero degli Interni, citando una fonte confidenziale, informa i prefetti di Bergamo e Milano, che "non abbiamo ricevuto ancora notizia della condanna del nominato Borelli Giuseppe, nato a Milano il 1 dicembre 1903, il quale era stato arrestato il 23.1.1931, perché munito di falsi documenti intestati a Stonelli Umberto. Probabilmente è ancora in prigione e sarà espulso dalla Francia a pena espiata. Si prega di evitare controlli all’estero”. (R. Vittori)