Brignoli Giuseppe


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n. busta
20
n. fascicolo
611
Primo estremo
1933
Secondo estremo
1940
Cognome
Brignoli
Nome
Giuseppe
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1896/04/13
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
contadino carrettiere
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Scanzorosciate (Bg) il 13.4.1896, contadino, socialista e poi comunista, denunciato al Tribunale Speciale, è sposato con Maria Pezzotta, dalla quale ha 8 figli, Corinna, Giacomo, Francesco, Augusto, Luigi, Giuseppina, Erasmo, Giulia. Ha partecipato alla prima guerra mondiale dal 1916 al 1918 nel 4° Reggimento Genio Pontieri. Pochi i dati presenti nel suo fascicolo. I Cc di Bergamo il 9.11.1933 scrivono al prefetto comunicando che "l’8 andante l’Arma di Seriate, in concorso e per richiesta di agenti Ovra, ha perquisito in Rosciate il domicilio di certo Brignoli Giuseppe fu Giacomo e di Rizzi Lucia" in cui viene trovata una tessera della Federazione del Lavoro dell'anno 1922. Tale rinvenimento provoca l'arresto di Brignoli. Insieme a lui vengono arrestati anche altri tre bergamaschi, e cioè il carrettiere Alessandro Zanetti, la sarta Carola Maria Pesenti e l'operaio Battista Pezzotti, insieme ad altri di altre aree d'Italia accusati di far parte di un'organizzazione comunista. Il 12.4.1934 il Ministero degli Interni informa che il 2.3.1934 Brignoli è stato denunciato dall’Ispettore generale dell'Ovra Francesco Nudi al Tribunale Speciale "quale responsabile di attività comunista", dal quale viene condannato a 2 anni di reclusione con sentenza del 25.10.1934 per il reato previsto all'articolo 270 del Codice Penale. Grazie ad un indulto, il 25.10.1934 viene dimesso dal carcere di Roma. Nel 1940 è ancora sorvegliato, lavora come carrettiere, con 8 figli versa in povere condizioni economiche. (R. Vittori)
Familiari
Brignoli Giacomo (padre)
Rizzi Lucia (madre)
Pezzotta Maria (moglie)
Nata nel 1901.
Brignoli Corinna (figlia)
Nata nel 1923.
Brignoli Giacomo (figlio)
Nato nel 1924.
Brignoli Francesco (figlio)
Nato nel 1928.
Brignoli Augusto (figlio)
Nato nel 1930.
Brignoli Luigi (figlio)
Nato nel 1932.
Brignoli Giuseppina (figlia)
Nata nel 1933.
Brignoli Erasmo (figlio)
Nato nel 1937.
Brignoli Giulia (figlia)
Nata nel 1938.
Luoghi di residenza
Scanzorosciate Lomnardia Italia (1896 - )
Fatti notevoli
1933/11/09
Arrestato dall'Ovra nel corso di una serie di arresti di militanti comunisti del Piemonte e della Lombardia.
Sanzioni subite
carcere (1933/11 - 1934/10/25)
Condannato dal Tribunale Speciale con sentenza n. 44 del 25.10.1934 a 2 anni di carcere con i comunisti bergamaschi Alessandro Zanetti, Carola Pesenti, Battista Pezzotti. La pena viene poi ridotta ad un anno di carcere.
Relaz. con altri soggetti
Zanetti Alessandro (comunista)
ASBg, Sovversivi
Pesenti Carola Maria, detta Carolina (comunista)
ASBg, Sovversivi
Pezzotti Battista (comunista)
ASBg, Sovversivi
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Documentazione allegata
fotografie private
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 840, Fascicolo
(ACS, TS) Archivio centrale dello Stato (Roma), Tribunale Speciale
Busta 489, Fascicolo 04990
Riferimenti bibliografici
Dal Pont, Leonetti, Maiello, Zocchi 1961, 1976
riferimento p. 267
Leris 1971
riferimento pp. 154-155: "Negli anni 1932-33 fu rimessa in piedi un embrione di organizzazione comunista grazie all’attività della Carolina Pesenti, di G. Galimberti, Giuseppe Brignoli, Battista Pezzotti di Lovere, Alessandro Zanetti di Nese, Angelo Ratti di Dalmine, Suardi, Locatelli Marco di Sforzatica e Aresi di Treviglio. A contatto con la compagna funzionaria Bianca essi tennero svariate riunioni, fecero lanci di stampa e organizzarono cellule. Nel 1933 la compagna Bianca fu sostituita dalla compagna Lucia Scarpone e fu impiantata una piccola tipografia con ciclostile a casa di Zanetti di Nese. Ma il 4.11.1933 Zanetti fu avvicinato da due agenti dell’Ovra certi Colombini e Rossi e riuscirono ad estorcerli informazioni preziose. Zanetti fu arrestato e il giorno dopo anche gli altri. Durante interrogatori la compagna Pesenti fu percossa a sangue, ma nessuno parlò. Così Aresi e Galimberti furono assolti in istruttoria. Gli altri però furono condannati: A. Zanetti a 14 anni, G. Brignoli a 2 a, Pezzotti a 2 a., Carolina Pesenti ad 1 anno".