Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Scanzorosciate (Bg) il 13.4.1896, contadino, socialista e poi comunista, denunciato al Tribunale Speciale, è sposato con Maria Pezzotta, dalla quale ha 8 figli, Corinna, Giacomo, Francesco, Augusto, Luigi, Giuseppina, Erasmo, Giulia. Ha partecipato alla prima guerra mondiale dal 1916 al 1918 nel 4° Reggimento Genio Pontieri. Pochi i dati presenti nel suo fascicolo. I Cc di Bergamo il 9.11.1933 scrivono al prefetto comunicando che "l’8 andante l’Arma di Seriate, in concorso e per richiesta di agenti Ovra, ha perquisito in Rosciate il domicilio di certo Brignoli Giuseppe fu Giacomo e di Rizzi Lucia" in cui viene trovata una tessera della Federazione del Lavoro dell'anno 1922. Tale rinvenimento provoca l'arresto di Brignoli. Insieme a lui vengono arrestati anche altri tre bergamaschi, e cioè il carrettiere Alessandro Zanetti, la sarta Carola Maria Pesenti e l'operaio Battista Pezzotti, insieme ad altri di altre aree d'Italia accusati di far parte di un'organizzazione comunista. Il 12.4.1934 il Ministero degli Interni informa che il 2.3.1934 Brignoli è stato denunciato dall’Ispettore generale dell'Ovra Francesco Nudi al Tribunale Speciale "quale responsabile di attività comunista", dal quale viene condannato a 2 anni di reclusione con sentenza del 25.10.1934 per il reato previsto all'articolo 270 del Codice Penale. Grazie ad un indulto, il 25.10.1934 viene dimesso dal carcere di Roma. Nel 1940 è ancora sorvegliato, lavora come carrettiere, con 8 figli versa in povere condizioni economiche. (R. Vittori)