Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Bergamo il 14.7.1895, lavorante fornaio, abita in Città Alta in via San Lorenzo 30, ex-combattente, anarchico. L'1.5.1919 il Tribunale di Bergamo lo condanna ad un anno di reclusione per furto, ma la sentenza d'appello lo proscioglie per non provata reità. La sua militanza anarchica è segnalata a partire dal 1921 quando nel maggio dello stesso anno viene fermato in Città Alta mentre affiggere "manifestini dell’Unione Anarchica Italiana”. Una perquisizione domiciliare, subito eseguita, ha esito negativo. Il 28.10.1922 subisce una condanna dalla Pretura di Bergamo a 4 giorni di reclusione per oltraggio agli agenti delle forze dell’ordine. Il 23.3.1925 viene proposto per l’ammonizione giudiziale perché "ozioso, vagabondo e sfruttatore di donne". A fine aprile dello stesso anno la Questura di Milano lo segnala come domiciliato da una ventina di giorni in città in corso Como 19 presso una parente, Maria Panseri. "Attualmente è disoccupato serba regolare condotta morale e non ha dato luogo sino ad ora a rilievi in linea politica”. Una nota informativa del 19.12.1927 del Commissario PS di Città Alta al questore di Bergamo lo descrive ancora "anarchico, [ma] da due anni non consta faccia propaganda per le sue idee" o contro il regime, lavora come panettiere presso una panetteria di via Camozzi, convive con Cristina Milesi che abita in via Sant' Alessandro 168. All'inizio del 1929 risulta essersi sposato con Amadea Coletti e lavora come panettiere nel forno 'Zapperi e Vimercati’ di via Maffeis 3. Il 20.3.1930 viene munito di carta d'identità obbligatoria perché ritenuto pericoloso in linea politica. Nel 1934 vive in via Rocca 6, sempre in Città Alta, con la moglie e con i due figli nati nel frattempo. Nel 1940 chiede formalmente l’iscrizione al Pnf, che gli viene concessa e in una nota del 7.5.1941 del questore di Bergamo al dirigente della II Divisione, comunica "che l’individuo in oggetto per cambiato atteggiamento nei confronti del Regime ha ottenuto recentemente l’iscrizione al PNF con anzianità 3.3.1925. Pertanto è stata disposta la di lui radiazione dal novero dei sovversivi di questa provincia”. (R. Vittori)