Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Nembro (Bg) il 30.5.1898, sposato con 4 figli, operaio filatore, sovversivo, forse comunista. Ricoverato nel manicomio provinciale di Bergamo dall’8 al 25.8.1923 per eccesso di alcoolismo. Il 7.6.1925 subisce una perquisizione domiciliare dagli agenti della Questura di Bergamo Filippo Lo Turco (funzionario di Ps) e Tito Calanca (vice-brigadiere dei Cc di ruolo specializzato, distaccato in Questura), senza esito. Nella stessa giornata i due agenti, oltre alle abitazioni di Gandossi e dei suoi fratelli Andrea e Carlo Angelo, a Nembro perquisiscono anche le abitazioni di Giuseppe Persico, Giovanni Zambetti (di Santo, n. 10.11.1898 a Pradalunga, residente a Nembro in via Ronchetti 32, operaio tessile), Luigi Ravellini, Giuseppe Gabriele Adobati. L’esito delle perquisizioni è negativo, tranne che nel caso di Adobati, nella cui abitazione viene rinvenuto e sequestrato un fucile ad una canna non dichiarato e per questo denunciato dai Cc di Alzano Maggiore (Bg). Radiato nel 1930. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)