Profilo sintetico riassuntivo
Nato ad Arcene (Bg) il 1.10.1893, facchino, conducente di animali, antifascista, fratello maggiore di Angelo (b. 83). Pregiudicato e senza fissa dimora. Il 24.9.1928 il pretore di Bordighera (Im) lo condanna a 30 giorni di reclusione per furto semplice, pena sospesa con la condizionale per 5 anni. Il 17.6.1931 il pretore di Cassano d'Adda (Mi) lo condanna a 50 lire di multa per guida di mucche senza cautela. Il 10.6.1933 il pretore di Treviglio (Bg) lo condanna a 200 lire di multa per ubriachezza. Il 23.9.1936 il pretore di Treviglio lo condanna a un mese di carcere e 300 lire di multa per furto. Alle 0.40 del 27.9.1937 la vigilanza notturna lo ferma in via Broseta perché, in condizioni di ubriachezza, da Giulio Tavola (45 anni, residente in via Coghetti 1) e da Giuseppe Brembilla (40 anni, residente in via IV Novembre 4) viene sentito dire: "Marconi è morto e Mussolini morirà". Il giorno dopo è nelle carceri della Questura di Bergamo e il 20.12.1937 viene ammonito dalla Commissione Provinciale. Il 18.11.1941 viene rimpatriato da Bergamo ad Arcene con foglio di via obbligatorio. Tra il 1941 e il 1942 lavora come 'caccino', cioè conduce cavalli e mucche tra Bergamo e mercati limitrofi. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 4079, 1937-1942. (G. Mangini)