Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Ticengo (Cr) il 4.4.1894, possidente, antifascista. Dal 1921 è iscritto al Pnf di Turrita Tiberina (Roma), ma nel 1928 la tessera non gli viene più rinnovata per dissidi personali con il segretario politico fascista del luogo. Il 22.2.1929 la Corte d'Appello di Roma lo condanna a 4 mesi di reclusione per il reato di cui all'art. 115 del codice penale. Non è ritenuto elemento pericoloso, ma viene munito della carta d'identità obbligatoria come sospetto in linea politica. A Bergamo dal 12.3.1930, abita in viale Vittorio Emanuele 13 nei pressi del Garage Caldara, per conto del quale lavora come autista. Si sposa con Elisa Margiotta (fu Imerio, n. a Soncino nel 1903), dalla quale ha 3 figli: Imerio, Silvana e Anna Maria. È iscritto al sindacato fascista dei trasporti ma non al Pnf, mentre i suoi figli sono iscritti all'Onb. Nel 1936 lavora ancora come autista, ma per la ditta di Sandro Margiotta sulla linea Bergamo - Soncino (Cr), dove la ditta ha un garage. Il 7.7.1939, su richiesta della Questura di Cremona a quella di Bergamo, vengono fatti sorvegliare sovversivi originari della provincia di Cremona residenti a Bergamo. Oltre a Premoli, si tratta di Giovanni Rossetti; Ottorino Borlenghi (recte: Ferlenghi; Enrico Corbari; Vitale Bertoni. Nell'agosto 1940 vive a Bergamo in via Fra' Damiano 1. Radiato nel 1940. Cpc, b. 4120, 1929-1940. (G. Mangini)