Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Bonate Sopra (Bg) il 15.8.1898, operaio, antifascista, confinato. Scheda biografica dal 20.6.1930 al 30.7.1933. Frequenta la scuola fino alla classe terza elementare. Operaio agli stabilimenti 'Dalmine', domiciliato a Bonate Sotto (Bg), è sposato con Giuseppa Cavagna e ha 4 figli. Fino al 1927 è iscritto al Pnf, poi non rinnova più la tessera, fatto che lui giustifica con le ragioni economiche legate al costo della tessera. La sera del 30.4.1930 è con Giuseppe Viscardi, sono entrambi ubriachi e insieme cantano 'Bandiera rossa'. Previtali e Viscardi vengono arrestati nelle loro abitazioni la mattina dell'1.5.1930. Il 7.5.1930 viene però assolto dal pretore di Bergamo per insufficienza di prove, tuttavia rimane in carcere in attesa di destinazione perché, nonostante l'assoluzione, viene denunciato lo stesso dai Cc di Bergamo alla Commissione Provinciale per il confino di polizia. Il 18.5.1930 il fratello Emilio lo visita in carcere a Bergamo in attesa della decisione della Commissione, che il 26.5.1930 lo assegna al confino per un anno. Il 14.6.1930 il Cpc lo destina a Lipari, dove giunge il 27.8.1930. Previtali però ha presentato ricorso contro la sentenza, per questo il Cpc si rivolge alla Questura di Bergamo perché valuti l'ipotesi di un atto di clemenza e ne comunichi le conclusioni. La Questura si rivolge per questo ai Cc i quali, nel rapporto al questore del 18.6.1930, giustificano la loro precedente richiesta del confino per Previtali perché, nonostante i suoi buoni precedenti, "il fatto commesso dal Previtali fu generalmente deplorato ed indignò l'ambiente fascista del luogo, specie perché commesso nella notte dal 30 aprile al 1° maggio. Inoltre la proposta stessa fu reputata necessaria anche a scopo esemplare, al fine di porre argine al ripetersi delle manifestazioni del genere che andavasi verificando in quel periodo. Il provvedimento adottato nei riguardi del Previtali dalla Competente Commissione produsse nel pubblico favorevole impressione ed ottenne lo scopo esemplare suddetto". Tuttavia, nello stesso rapporto, di fronte alla proposta che proviene dal Cpc, i Cc si allineano e aggiungono considerazioni di tipo ben diverso rispetto alle precedenti, osservando che Previtali è iscritto ai sindacati fascisti, che nel 1923-24 ha fatto parte della Mvsn, che suo figlio maggiore ha solo 7 anni e la minore 4 mesi, che è nullatenente ed unico sostegno per la famiglia e che la moglie, durante la sua detenzione, è costretta ad elemosinare. Per questo, conclude il tenente dei Cc Arrigo Trapani, "nonostante il severo provvedimento adottato sia stato appreso con soddisfazione, il pubblico in genere e quello fascista in specie, nella sua generosità, e soprattutto in riguardo alle tristi condizioni in cui verrebbe a trovarsi la disgraziata famiglia del confinato, apprenderebbe con piacere un provvedimento di clemenza". Nel luglio 1930 presenta domanda di sussidio economico per la propria famiglia. Il 2.9.1930 chiede una breve licenza per recarsi a Bonate Sotto in seguito alla morte della propria figlioletta Teresa, di 6 mesi, avvenuta il 23.7.1930. Liberato condizionalmente l'1.11.1930, parte da Lipari il 2.11.1930 e giunge a Bergamo il 6.11.1930 e poi a Bonate con foglio di via obbligatorio da presentare al locale podestà. Radiato nel 1934. Nel fascicolo è presente una sua fotografia in doppia posa. Cpc, b. 4126, 1930-1930, scheda biografica. (G. Mangini)