Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Nembro (Bg) il 10.11.1898, operaio tessitore, socialista unitario, sposato, 1 figlio, risiede a Nembro in piazza Vittorio Emanuele II. Abbonato a «La Giustizia», è appunto dalla pubblicazione di un elenco di sottoscrittori della rivista che la Questura di Bergamo trae il suo nominativo. Il 7.6.1925 subisce perquisizione domiciliare da parte dei funzionari di Ps Filippo Lo Turco e Tito Calanca, vice-brigadiere dei Cc in servizio alla Questura. Nello stesso giorno vengono perquisite le abitazioni di Giuseppe Persico, di Giovanni Zambetti (di Santo, n. 28.12.1876 a Pradalunga, domiciliato a Nembro in via Ronchetti 32, operaio tessile), dei fratelli Andrea, Carlo, Angelo e Domenico Gandossi, tutti di Crespi di Nembro e operai tessili, Giuseppe Adobati (di Antonio, n. 2.2.1890 a Nembro, dove risiede in via Ronchetti 21, sellaio. Ravellini nel 1931 è munito dai Cc di carta d'identità obbligatoria come sospetto politico. Radiato nel 1934. (G. Mangini)