Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Santa Brigida (Bg) il 5.10.1902, muratore e boscaiolo, antifascista, emigra in Francia per lavoro nel gennaio 1927 e rientra in paese nel dicembre 1929. Celibe e senza precedenti penali, non è iscritto al Pnf. Viene arrestato il 10.3.1930 per aver cantato nell'abitato della frazione Foppa, con altri 5 giovani del paese, tutti Regazzoni (Tommaso fu Santo, Giovanni di Domenico, Giuseppe fu Santo, Giacomo di Luigi, Geremia di Cristoforo), tutti maggiorenni e tutti ubriachi, una canzone 'sovversiva': "Quando Bandiera rossa si cantava - quaranta lire si pigliava - adesso che si canta giovinezza voglion farci morir di debolezza". Tutti e sei i giovani Regazzoni erano in procinto di ritornare in Francia per lavoro. Processato per direttissima, il 12.3.1930 viene condannato a 10 giorni di arresto dal pretore di Zogno e al ritiro del passaporto, col beneficio della non iscrizione nel certificato del casellario perché ritenuti mossi solo dal vino e non da ragioni politiche. Anche Giuseppe, Giacomo e Geremia Regazzoni vengono condannati a 10 giorni di arresto, mentre Tommaso e Giovanni Regazzoni a 12. Il 25.3.1930, scontata la pena, su istanza dei giovani Regazzoni, il podestà di Santa Brigida, F. Calvetti, si rivolge al prefetto di Bergamo e questi, a sua volta, al Ministero dell'Interno per il rilascio del passaporto come condizione indispensabile per il ritorno in Francia e la ripresa del lavoro. Il passaporto viene accordato e Regazzoni torna in Francia. Nell'agosto 1930 il Consolato italiano di Chambéry informa che lavora come boscaiolo nel territorio di Gap (Alte Alpi) e non da' luogo a propaganda antifascista. Radiato il 31.12.1933. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 4265, 1930-1936, scheda biografica. (G. Mangini)