Regazzoni Giovanni


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n. busta
95
n. fascicolo
2900
Primo estremo
1930
Secondo estremo
1934
Cognome
Regazzoni
Nome
Giovanni
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1898/09/16
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
muratore
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Santa Brigida (Bg) il 16.9.1898, dove risiede nella frazione Foppa, muratore, antifascista. Nel biennio 1925-26 lavora presso il proprio fratello Colombo Regazzoni, impresario a Laragne (Hautes Alpes). Nel 1927 rimane per tutto l'anno nel paese di nascita, mentre nel 1928 è ancora in Francia, a Manosque (Alpi dell'Alta Provenza) alle dipendenze di Secondo Pagliano, mentre nel 1929 si trova in una località delle Basses Alpes, sempre alle dipendenze di S. Pagliano. Rientra a Santa Brigida il 25.10.1929. Arrestato il 10.3.1930 per aver cantato nell'abitato della frazione Foppa, con altri 5 giovani del paese, tutti Regazzoni (Tommaso, Giuseppe, Battista, Geremia, Giacomo), tutti maggiorenni e tutti ubriachi, una canzone 'sovversiva': "Quando Bandiera rossa si cantava - quaranta lire si pigliava - adesso che si canta giovinezza voglion farci morir di debolezza". Tutti e sei i giovani Regazzoni erano in procinto di ritornare in Francia per lavoro. Processato per direttissima, il 12.3.1930 viene condannato, come Tommaso Regazzoni, a 12 giorni di arresto dal pretore di Zogno e al ritiro del passaporto, col beneficio della non iscrizione nel certificato del casellario perché ritenuti mossi solo dal vino e non da ragioni politiche, mentre 10 giorni di arresto sono comminati agli altri 4, cioè Giuseppe, Battista, Giacomo e Geremia Regazzoni. Il 25.3.1930, scontata la pena, su istanza dei giovani Regazzoni, il podestà di Santa Brigida, F. Calvetti, si rivolge al prefetto di Bergamo e questi al Ministero dell'Interno per il rilascio del passaporto, condizione indispensabile per il ritorno in Francia e la ripresa del lavoro. Il passaporto viene accordato e Regazzoni alla fine del giugno 1930 riparte per la Francia, dirigendosi a Sisteron (Alpi dell'Alta Provenza) e il 21.5.1931 si sposta a Davos (Svizzera). Radiato il 27.1.1934. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 4265, 1930-1934. (G. Mangini)
Familiari
Regazzoni Domenico (padre)
Regazzoni Maria (madre)
Regazzoni Colombo (fratello)
Impresario a Laragne (Hautes Alpes), Francia.
Regazzoni Battista
Luoghi di residenza
Santa Brigida Lombardia Italia frazione Foppa (1898 - 1925) Laragne Francia (1925 - 1926) Santa Brigida Lombardia Italia frazione Foppa (1927 - 1927) Manosque Francia (1928 - 1928) Francia (1929 - 1929/10/25) Santa Brigida Lombardia Italia frazione Foppa (1929 - 1930) Sisteron Francia (1930 - 1931) Davos Canton Grigioni Svizzera (1931/05/21 - ?)
Fatti notevoli
1930/03/10 - 1930/03/10
Arrestato il 10.3.1930 per aver cantato nell'abitato della frazione Foppa, con altri 5 giovani del paese, tutti Regazzoni (Tommaso, Giuseppe, Battista, Geremia, Giacomo), tutti maggiorenni e tutti ubriachi, una canzone 'sovversiva': 'Quando Bandiera rossa si cantava - quaranta lire si pigliava - adesso che si canta giovinezza voglion farci morir di debolezza'. Tutti e sei i giovani Regazzoni erano in procinto di ritornare in Francia per lavoro.
Sanzioni subite
arresto (1930/03/12 - 1930/03/24)
Processato per direttissima, il 12.3.1930 viene condannato, come Tommaso Regazzoni, a 12 giorni di arresto dal pretore di Zogno e al ritiro del passaporto, col beneficio della non iscrizione nel certificato del casellario.
Relaz. con altri soggetti
Regazzoni Tommaso
ASBg, Sovversivi
Regazzoni Giuseppe
ASBg, Sovversivi
Regazzoni Battista
ASBg, Sovversivi
Regazzoni Geremia
ASBg, Sovversivi
Regazzoni Giacomo
ASBg, Sovversivi
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1934/01/27
Documentazione allegata
fotografia
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 4265, Fascicolo