Rocca Francesco

n. busta
98
n. fascicolo
2981
Primo estremo
1939
Secondo estremo
1941
Cognome
Rocca
Nome
Francesco
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1886/10/16
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
operaio
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Calusco d'Adda (Bg) il 16.10.1886, socialista antifascista, fratello di Maria, sposata con l'antifascista Giovan Battista Alborghetti, a sua volta incluso nell'elenco dei sovversivi. Tra gli organizzatori degli scioperi alle cartiere Pigna, è costretto ad emigrare in Francia nel 1922 a causa delle sue idee politiche, nel 1927 lo raggiungono a Bègles (dipartimento Gironda, regione Aquitania) la moglie Orsolina Epis e i due figli Teodora (n. 1912) e Tullio (n. 1919). Nel fascicolo è conservata la trascrizione, effettuata dalla Questura di Torino, di una lettera del marzo 1939, proveniente dalla Francia e intercettata, firmata dalla moglie di Rocca e indirizzata a Nese (Bg) alla sorella Rosa (diminutivo di Rosalia) Epis, nubile, operaia presso la 'Tessitura Bergamasca'. Nella lettera Orsolina informa la sorella delle buone condizioni della propria famiglia in Francia, aggiungendo che non hanno intenzione di tornare in Italia perché "qui si ha pane tutti i giorni e libertà per tutti, e non saremo così ignoranti per venire a fare miseria". (G. Mangini)
Familiari
Rocca Giovanni (padre)
Colleoni Virginia (madre)
Epis Orsolina (moglie)
Rocca Teodora (figlia)
Nata nel 1912.
Rocca Tullio (figlio)
Nato nel 1919.
Rocca Maria (sorella)
Luoghi di residenza
Bègles Aquitania Francia (1922 - ?)
Fatti notevoli
1922 - 1922
Tra gli organizzatori degli scioperi alle cartiere Pigna, è costretto ad emigrare in Francia nel 1922 a causa delle sue idee politiche.
Relaz. con altri soggetti
Alborghetti Giovanni Battista
ASBg, Sovversivi
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Documentazione allegata
corrispondenza (Nel fascicolo è conservata la trascrizione, effettuata dalla Questura di Torino, di una lettera del marzo 1939, proveniente dalla Francia e intercettata, firmata dalla moglie di Rocca e indirizzata a Nese (Bg) alla sorella Rosa (diminutivo di Rosalia) Epis, nubile, operaia presso la 'Tessitura Bergamasca'. Nella lettera Orsolina informa la sorella delle buone condizioni della propria famiglia in Francia, aggiungendo che non hanno intenzione di tornare in Italia perché 'qui si ha pane tutti i giorni e libertà per tutti, e non saremo così ignoranti per venire a fare miseria'.)