Taino Federico


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n. busta
113
n. fascicolo
3391
Primo estremo
1925
Secondo estremo
1939
Cognome
Taino
Nome
Federico
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1902/09/23
Professione
pubblicista commerciante
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Bergamo il 23.9.1902, residente a Bergamo in via Osio 61, pubblicista, “sospetto anarchico”. L’1.10.1922 accompagna in treno Romano Cocchi, che alla stazione di Verdello litiga con un gruppo di fascisti e Taino estrae una rivoltella Beretta, che gli viene sequestrata da un agente di Ps. Due giorni dopo, il 3.10.1922, viene arrestato a Bergamo dagli agenti di Ps per porto abusivo d’arma, lui si giustifica dicendo che la rivoltella appartiene a Cocchi. Dopo l’arresto segue la perquisizione di casa sua, senza esito. Nel corso del 1925, in seguito ad un’ulteriore perquisizione, vengono sequestrate alcune riviste ed emerge che Taino è abbonato al quindicinale anarchico «Pensiero e Volontà» (Roma, gennaio 1924 – ottobre 1926) diretto da Errico Malatesta, per questo è definito ‘sospetto anarchico’. Nella loro relazione al questore del 10.9.1925, le guardie di Ps Tito Calanca e Luigi Guidolotti scrivono che “Taino è persona taciturna e si accompagna con persone di idea sovversiva”. Il 3.2.1926 viene arrestato a Bergamo per una tentata estorsione ai danni di Egidio Bortolotti, di Paolo, residente in Francia, tramite una lettera con cui Taino, dietro minacce, chiede 10.000 lire entro il 5.2.1926. Nello stesso mese, il 26.2.1926, spedisce alla Questura di Bergamo una lettera dattiloscritta con firma autografa, in cui dichiara di avere nel proprio domicilio di via San Bernardino 9 una rivoltella automatica Browning calibro 6.35 con 25 cartucce. Dalle indagini subito avviate emerge, secondo la relazione del 6.3.1926 della guardia di Ps Giovanni Ruzzu, che l’arma è stata acquistata da Taino in Francia nell’estate 1925, da lui lasciata nell’abitazione della sorella Aldina, a Brescia. Questa l’avrebbe riportata al fratello nei giorni che precedono la lettera di Taino alla Questura con cui ne denuncia il possesso. Richiesta di informazioni, il 23.3.1926 la Questura di Brescia riferisce a quella di Bergamo che la sorella di Taino vive a Brescia in via Mediana 36 e che ha effettivamente denunciato ai Cc la rivoltella del fratello ma, a differenza di quanto emerge dalla ricostruzione della guardia di Ps di Bergamo, lo ha fatto il 18.10.1922. Aldina Taino afferma inoltre di aver riconsegnato la rivoltella al fratello nel 1925, un anno prima di quanto da lui dichiarato. Il 15.2.1927 la Questura di Bergamo, in seguito ad ordine del Ministero dell’Interno, rilascia a Taino un passaporto per il Perù, dove si trasferisce nello stesso anno. Nel giugno 1929 viene inserito in RF e a tutto il 1936 non rientra in Italia. Una nota del 23.6.1932 della guardia di Ps Jacobazzi informa che Taino si trova in Perù, a Lima, dove “occupa un posto di fiducia presso una grande amministrazione del luogo” e dove si fa inviare corrispondenza fermo posta, dunque non è noto il suo preciso indirizzo. A Bergamo ha un’altra sorella, Maria, sposata con Pietro Quarti (genitori di Bruno e Mimma Quarti), abitante in via Alberto Riva Villasanta n. 16, mentre nel marzo 1936 l’indirizzo di Maria Taino Quarti è via S. Lucia 16. Il 20.6.1936 l’Ambasciata italiana a Lima comunica al Cpc (e dal Cpc al prefetto di Bergamo il 3.8.1936) che Taino risiede a Lima, commercia in oggetti antichi senza svolgere attività politica. Con un’informativa del 19.3.1939 il Cpc comunica al prefetto di Bergamo che Taino risiede a Lima, lavora come venditore di olii minerali presso la ditta tedesca Ferrostaal e sembra non interessarsi di politica, anzi pare che in più occasioni abbia manifestato il suo rincrescimento per avere, come errore di gioventù, fatto parte di associazioni comuniste. Nel fascicolo è conservato il passaporto, rilasciato dalla Questura di Bergamo il 20.8.1925, con foto giovanile. Cpc, b, 5008, fasc. 063771, 1927-1939. (G. Mangini)
Familiari
Taino Attilio (padre)
Toscani Guglielmina (madre)
Taino Aldina (sorella)
Residente a Brescia in via Mediana 36.
Taino Maria (sorella)
Sposata con Pietro Quarti e madre di Bruno e Mimma Quarti, residente a Bergamo in via Alberto Riva Villasanta n. 16.
Luoghi di residenza
Bergamo Lombardia Italia (1902 - 1927) Lima Perù (1927 - ?)
Fatti notevoli
1922/10/01 - 1922/10/03
L'1.10.1922 accompagna in treno Romano Cocchi, che alla stazione di Verdello litiga con un gruppo di fascisti e Taino estrae una rivoltella Beretta, che gli viene sequestrata da un agente di Ps. Due giorni dopo, il 3.10.1922, viene arrestato a Bergamo dagli agenti di Ps per porto abusivo d'arma, lui si giustifica dicendo che la rivoltella appartiene a Cocchi.
Sanzioni subite
perquisizione (1922/10/03 - )
Relaz. con altri soggetti
Cocchi Romano Teobaldo (antifascista)
ASBg, Sovversivi
In rubrica di frontiera
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Documentazione allegata
passaporto (Passaporto rilasciato dalla Questura di Bergamo il 20.8.1925, con foto giovanile. )
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 5008, Fascicolo 063771