Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Lovere (Bg) il 13.10.1904, operaio, fratello minore di Pietro, a sua volta incluso nell'elenco dei sovversivi. Il 7.7.1925 la Questura di Firenze informa quella di Bergamo che, nella caserma del 69° Reggimento Fanteria di stanza nel capoluogo toscano, dove sta svolgendo il servizio militare come caporale, Tarzia è stato perquisito dai Cc di Firenze. Nel suo portafogli è stato rinvenuto, oltre all’inno di Matteotti, la tessera n° 74051 dell’anno 1924-25 con nastrino rosso della sezione italiana del Soccorso Rosso Internazionale (Sri), rilasciata dal Comitato pro-vittime politiche della sezione di Lovere del Sri firmata a lapis del segretario del Comitato. La firma viene erroneamente interpretata con il cognome Seno, in realtà di tratta di Francesco Secco. La Questura di Firenze il 7.7.1925 richiede urgentemente informazioni a quella di Bergamo la quale, l’11.7.1925, inoltra a questo scopo la richiesta alla Prefettura di Bergamo e questa, a sua volta, alla Sotto-prefettura di Clusone. Dopo le indagini, quest’ultima risponde il 25.7.1925 informando che i Cc di Lovere da tempo hanno iniziato indagini per l’eventuale scoperta della sezione locale del Sri, ma le perquisizioni effettuate non hanno fornito elementi in tal senso. Dopo la segnalazione di Firenze, il 10.7.1925 viene perquisita senza esito anche l’abitazione di Tarzia e del fratello Pietro, così come negativa è stata la perquisizione nell’abitazione del comunista Francesco Secco, firmatario della tessera trovata in tasca al Tarzia. I Cc di Lovere rilevano la buona condotta del Secco, che non si era mai fatto notare per le sue idee ‘sovversive’, benché assiduo frequentatore di antifascisti e dei loro ritrovi. Secco ha un fratello in Lovere e quattro all’estero i quali, “pur essendo impregiudicati, godono fama di sovversivi”. Tarzia viene congedato dal servizio militare il 18.10.1925 e nel frattempo, continuate le indagini, la stessa Sotto-prefettura di Clusone il 10.11.1925 comunica al prefetto che a Lovere non esiste una sezione del Sri e nega che Francesco Secco occupi una qualche carica in seno a tale associazione. L’8.10.1926 i Cc di Clusone informano il sotto-prefetto di Clusone che Angelo Tarzia “politicamente conserva tuttora le sue idee socialiste, ma non risulta faccia propaganda né che sia iscritto al partito. Non è pericoloso né ha ascendente alcuno sui compagni di lavoro”. Radiato nel marzo 1931. (G. Mangini, R. Vittori)