Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Vertova (Bg) il 20.11.1902, carpentiere, antifascista. Dopo essere emigrato in Francia nel settembre 1926, torna in Italia nell’aprile 1939, a Genova. Secondo il rapporto della Prefettura di Genova del 18.8.1939 indirizzato al prefetto di Bergamo e al Cpc, “risulta rimpatriato da Reims con la famiglia a cura dello Stato nel 1935”. Il 20.8.1939 il Cpc si rivolge alla Prefettura di Bergamo per avere informazioni e a quella di Genova “per rintracciare il Tonolini Gabriele e ritirargli il passaporto di cui fosse eventualmente in possesso e disporre nei di lui confronti l’occorrente vigilanza”. Secondo quanto riferisce il Cpc nella sua nota del 20 agosto, “nel marzo u.s. dopo aver frodato la sua amante certa Gouzien Marie Louise abitante a Troyes 128 rue Thiers di Fr. 1940 ed aver lasciato insoluto il conto della pensione (Fr. 1207) si recò in Italia”. Nel fascicolo è conservata una copia, riprodotta dattiloscritta dal Cpc, della lettera scritta da Troyes il 2.4.1939 con cui Marie Louise Gouzien denuncia Tonolini. Questi ha un fratello di nome Giuseppe, a sua volta nell’elenco dei sovversivi, con il quale però è in conflitto, dato che Gabriele, antifascista, accusa Giuseppe di essere fascista. L’informazione è contenuta nella risposta dell’11.9.1939 della Questura di Genova alla citata richiesta del Cpc (e per conoscenza alla Prefettura di Bergamo), insieme ad altre notizie, e cioè che, con il figlio Bernardo di 9 anni, proviene da Troyes, che lui lavora a Genova Sestri come carpentiere presso l’impresa ‘Ferrobeton’ per conto della S.A. ‘Ansaldo’, che non ha dato luogo a rilievi, inoltre “non è risultato in possesso di passaporto; nel luglio u.s. ne ha fatto domanda a quest’Ufficio per recarsi in Francia, ove risiede la moglie Sardin Maria Luisa con altro figlio, assertivamente per sistemare alcuni affari”. La pratica della concessione del passaporto, tuttavia, viene tenuta in sospeso perché il segretario federale fascista di Bergamo informa la federazione fascista di Genova che il fratello di Tonolini, Giuseppe, residente in Francia, ha scritto ad un suo amico fascista di Vertova, Angelo Gualdi (di Giuseppe e fu Paganessi Santa, n. Vertova il 26.1.1899, guardia comunale, caposquadra Mvsn), confidandogli l’esistenza di un aspro conflitto appunto con il fratello Gabriele: “In quanto alle mie notizie sono bruttissime, poiché mio fratello Gabriele dice a tutti che sono un fascista per farmi battere e per farmi bastonare. Ti giuro che se fossimo a casa lo cambierei io medesimo, ma qui in Francia siamo malvisti e se si impiantano quistioni andiamo a finire in prigione. Nonostante che io lo lasci tranquillo, continua a dire che io indosso la camicia nera e lui quella rossa. Di questo sono sicuro. Mi scuserai se ti disturbo troppo, ma in quanto alle cose che cerca di farmi ho pensato bene di fartelo sapere. Ti raccomando di non palesare niente ai miei genitori”. Il prefetto di Genova il 3.8.1941 informa la Prefettura di Bergamo che Tonolini ha lasciato Genova il 23.7.1941 diretto in Germania per lavoro, a Mainz Gustavsburg, ingaggiato dall’Unione Provinciale Fascista dei Lavoratori dell’Industria di Genova, mentre i suoi genitori si sono trasferiti a Genova. Rientrato in Italia, nel maggio 1943 lascia Genova e torna presso i genitori, nel frattempo sfollati da Genova a Vertova, dove ha preso domicilio e trovato lavoro, segnalato dai Cc di Gazzaniga. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 5153, fasc. 138935, 1939-1942. (G. Mangini)