Pedrini Giovanni

n. busta
84
n. fascicolo
2518
Primo estremo
1939
Secondo estremo
1945
Cognome
Pedrini
Nome
Giovanni
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1882/07/05
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
falegname
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Treviglio (Bg) il 5.7.1882, antifascista, falegname e lucidatore di mobili. Ha partecipato alla prima guerra mondiale. Risiede in Francia dal 1922 al 1928, dove si sposa con Iolanda Pittau, dalla quale ha tre figli. La famiglia risiede a Cannes e non lo segue quando rientra in Italia. Dal 1936 risiede a Sanremo. Viene diffidato nell’aprile 1939 a Imperia per avere pubblicamente pronunciato, sotto i fumi dell’alcool, ‘grida sediziose’ offensive per l’Italia e inneggianti alla Francia. Nel gennaio 1941 lavora a Sanremo come falegname. Il 30.3.1941 viene fermato a Mentone perché in un’osteria, ubriaco, pronuncia frasi ostili a Mussolini e offensive per l’Italia. Accompagnato dai Cc alla Questura di Sanremo, questa propone di trattenerlo in carcere almeno un mese per poi diffidarlo e rimpatriarlo a Treviglio con foglio di via obbligatorio. Risiede a Milano dal maggio 1941, dove lavora come ebanista per una ditta privata e dove alloggia presso una sorella. Arrestato nel maggio 1942 perché in Viale Regina Margherita, ubriaco, grida “Italiani morti di fame – Viva l’Inghilterra”, come emerge dalla deposizione in Questura a Milano dell’aviere Antonio Felice, n. nel 1918, in servizio all’aeroporto Forlanini di Milano. La Commissione Provinciale di Milano il 23.7.1942 lo condanna a 3 anni di confino politico. Nel settembre è a Pisticci (Mt), ma viene liberato condizionalmente nel novembre 1942 in occasione del ventennale della marcia su Roma. Ritorna a Sanremo agli inizi del marzo 1943, contravvenendo così al divieto di residenza nella città ligure che gli era stato imposto. Il 19.6.1943, inoltre, in una via di Sanremo avvicina un soldato e inizia a lamentarsi della propria condizione, attribuendola alla persona di Mussolini. Viene arrestato e portato nelle carceri di Sanremo. Dopo un periodo di detenzione, viene rimpatriato a Treviglio con foglio di via obbligatorio. Dopo le vicende del 25.7.1943 e in seguito al cambiamento di regime politico, tra il 20.8 e il 4.9.1943 il commissario di Ps di Sanremo dispone la revoca dell’obbligo, per Pedrini, di non soggiornare nella città ligure, per favorire la possibilità di un suo impiego lavorativo. Il 22.3.1945 la Questura di Bergamo segnala che Pedrini “già qui abitante resosi irreperibile”. Cpc, b. 3809, 1928-1942. (G. Mangini)
Familiari
Pedrini Francesco (padre)
Nato nel 1849, facchino.
Aresi Francesca (madre)
Nata nel 1852.
Pittau Iolanda (moglie)
Pedrini Genoveffa (sorella)
Nata a Treviglio l’11.3.1892.
Luoghi di residenza
Treviglio Lombardia Stato (1882 - 1922) Cannes Provenza-Alpi-Costa azzurra Francia (1922 - 1928) Treviglio Lombardia Italia (1928 - 1936) Sanremo Liguria Italia (1936 - 1941) Milano Lombardia Italia (1941 - 1942) Pisticci Basilicata Italia confino politico (1942 - 1942) Treviglio Lombardia Italia (1942 - 1943) Sanremo Liguria Italia (1943 - )
Fatti notevoli
1939/04 - 1939/04
Nell’aprile 1939 a Imperia pubblicamente pronuncia, sotto i fumi dell’alcool, ‘grida sediziose’ offensive per l’Italia e inneggianti alla Francia.
1941/03/30 - 1941/03/30
Il 30.3.1941 viene fermato a Mentone perché in un’osteria, ubriaco, pronuncia frasi ostili a Mussolini e offensive per l’Italia.
1942/05 - 1942/05
Arrestato nel maggio 1942 perché in Viale Regina Margherita a Milano, ubriaco, grida “Italiani morti di fame – Viva l’Inghilterra”
Sanzioni subite
diffida (1939 - )
confino politico (1942/07/23 - 1942)
La Commissione Provinciale di Milano il 23.7.1942 lo condanna a 3 anni di confino politico a Pisticci.
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 3809, Fascicolo
Riferimenti bibliografici
Antifascisti Cpc 1998, vol. 14
riferimento p. 226