Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Alzano Maggiore (Bg) il 12.2.1896, bracciante, commerciante, comunista. Sposato con una donna di Codroipo (Ud), risiede in rue Champillion 25 a Grenoble (dipartimento dell’Isère, regione Alvernia-Rodano-Alpi), dove con la moglie gestisce un negozio di chincaglieria e distribuisce giornali e opuscoli antifascisti. Il 28.10.1928, su carta intestata ‘Camille Siccardi – Menuisier Ébéniste – 8, Rue des 400 Couverts – Grenoble – Rèparations en tous Genres’, scrive una lettera autografa al fratello Cecco (Francesco) chiedendo notizie di tutti, del fratello, della sua famiglia e del padre. Informa sulla sua salute, parla del figlio Renato che è passato nella classe seconda, e aggiunge che “io per il momento in Italia non ci vengo e bisogna rassegnarsi alla lontananza che ci separa tra noi. Facciamoci coraggio lo stesso, anzi finora nella Francia libera si vive discretamente si lavora e si mangia ti ritiri tardi ti ritiri presto nessuno dice nulla, anzi si può dire che noi comandiamo”. Pochi giorni dopo, l’11.11.1928, nel 10° anniversario della vittoria nella prima guerra mondiale, a Grenoble entra nella sala dove parla il consigliere nazionale fascista Alessandro Gorini, non osa protestare da solo e, all’uscita, grida “Assassini!”. Impreca anche contro il deputato socialista Paul Mistral (1872-1932), sindaco di Grenoble dal 1919 al 1932, perché per la cerimonia ha concesso la sala ai fascisti, dicendo che se i comunisti francesi avessero saputo quello che i fascisti intendevano fare, avrebbero senza dubbio organizzato una contro-dimostrazione. La sera stessa schiaffeggia un fascista e gli taglia il distintivo. Intende anche recarsi a togliere il nastro tricolore dalla corona posta sul monumento ai caduti, sostituendolo con uno bruno come segno di protesta per l’uccisione di Michele Della Maggiora, fucilato il 18.10.1928, primo caso di applicazione della pena di morte, reintrodotta nell’ordinamento giudiziario italiano dalle leggi speciali fasciste. L’8.12.1928 fa parte del gruppo che al cinema ‘Select’ di Grenoble vuole fischiare il film La spedizione al Polo Nord e poi dar la caccia ai fascisti. Nello stesso mese, insieme a Cazzarmola, Salandra e Ferrari detto il triestino, cammina per le strade di Grenoble a caccia di fascisti. Il 17.5.1929 partecipa a Grenoble alla riunione di cellule comuniste. Il 12.10.1929 distribuisce tra gli italiani di Grenoble fotografie di Umberto Terracini. Il 2.12.1929 viene investito da un’automobile e ferito gravemente. Nel 1942 la Commissione Italiana di Armistizio con la Francia – R. delegazione per il Rimpatrio e l’Assistenza – Grenoble, scrive al Ministero degli Interni, a quello degli Esteri e alla Questura di Bergamo che Siccardi “ha abbandonato ogni attività sovversiva dal 1933. Nel giugno 1940, allo scoppio delle ostilità italo-francesi, il Siccardi è stato internato dalle autorità locali, per avere manifestato sentimenti favorevoli alla Patria. I figli minorenni del predetto, che vennero internati col genitore, sono regolarmente iscritti alle nostre organizzazione giovanili e mantengono esemplare condotta morale e politica”. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 4794, fasc. 021496, 1928-1942. (G. Mangini)