Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Stezzano (Bg) il 9.6.1895, risiede a Bergamo via San Bernardino 100 (località Canovine), manovale della Ferrovia Valle Brembana, socialista. Nel 1918 era consigliere dell’Unione Sindacale Italiana di Dalmine (Bg). Il 3.8.1926 viene perquisita la sua abitazione con il sequestro di un ritratto fotografico di Matteotti (presente nel fascicolo), un opuscolo di Lenin, 'La dittatura del proletariato e gli operai' con l’effigie di Lenin, alcuni fascicoli dell’«Avanti» e della «Giustizia». La notte del 19.11.1929 a Bergamo con alcuni amici viene fermato perché, ubriaco, canta ‘inni sovversivi’ cioè ‘Bandiera rossa’. Il 14.9.1932 viene condannato dalla Pretura di Bergamo a 36 giorni di arresto e diffidato per manifestazioni sovversive (canto di ‘Bandiera rossa’) in stato di ubriachezza in via Paleocapa a Bergamo insieme a Francesco Bonomi, Rocco Corti e Alfredo Crippa. Nell’agosto 1935 è di nuovo in carcere per ubriachezza, e in carcere grida ‘abbasso Mussolini’. Liberato l’11.9.1935. Nel fascicolo è conservata una lettera di Maria Coffari da Bergamo, viale Vittorio Emanuele 59 al Questore del 18.2.1938 che intercede per Solivani. Nell’agosto 1939 è ricoverato all’ospedale di Bergamo per tubercolosi. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia in triplice posa del 1932. Cpc, b. 4864, fasc. 114124, 1932-1940. (G. Mangini)