Beltrami Santo Giuseppe


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n. busta
9
n. fascicolo
277
Primo estremo
1925
Secondo estremo
1942
Cognome
Beltrami
Nome
Santo
Altri nomi
Giuseppe
Presenza scheda biografica
Luogo di nascita
Data di nascita
1900/12/04
Luogo di morte
Bergamo
Data di morte
1953/05/09
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
fornaio venditore ambulante mercerie
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Gazzaniga (Bg) il 4.12.1900, con la famiglia si trasferisce a Bergamo il 12.5.1912, comunista, operaio panettiere. Presta servizio militare dal 17.1.1920 al 25.6.1921, ottenendo alla fine dek servizio la dichiarazione di aver servito con fedeltà ed onore. Iscritto al PCdI dal 1921, attivista sui luoghi di lavoro, abbonato a «L'Unità». Nell’ottobre 1923 emigra in Francia, dove lavoro come minatore, ma rientra in Italia nell’aprile 1924. Nel 1925 fa parte dell'esecutivo della Federazione provinciale del partito e del Soccorso Rosso. La Questura lo ritiene pericoloso in caso di agitazioni o di sommosse popolari. Arrestato con altri comunisti bergamaschi il 20.11.1925 e denunciato ai sensi degli articoli 134 e 918 del Codice Penale. Detenuto fino al 19.2.1926, viene assegnato al confino di polizia per 3 anni dalla Commissione Provinciale l'1.2.1926 e relegato a Lampedusa, poi a Pantelleria, Ustica e infine a Ponza, da dove viene liberato con la condizionale il 18.4.1929, quando la sua domanda di grazia viene accolta dopo il benestare della Prefettura di Bergamo rilasciato il 10.4.1929. Al ritorno a Bergamo si sposa con Giulia Grazioli, da cui ha due figli, Mario e Alberto. A partire dagli anni Trenta si disinteressa di politica. Nel settembre 1941 viene interrogato dopo che nella notte tra il 13 e il 14.9.1941 viene sfregiata l'effigie del duce a Valtesse (Bg), fatto compiuto però da altri. In quel periodo i suoi figli risultano iscritti alla GIl e la moglie al Fascio femminile. Alla luce della sua buona condotta viene radiato nel 1942 perché la Questura è convinta che il suo atteggiamento politico sia cambiato ritenuto cambiato (autorizzazione ministeriale del 16.7.1942 n. 39888/13624), ma Beltrami è sempre rimasto antifascista e comunista. Nella primavera del 1945 è tra i fondatori della sezione del Pci di Redona. Muore il 9.5.1953. Si ringrazia Silvano Marcassoli per le sue integrazioni biografiche. Cpc, b. 476, 1926-1942. (R. Vittori)
Familiari
Beltrami Alberto (padre)
Panettiere
Bonomi Maddalena (madre)
Grazioli Giulia (moglie)
Nata nel 1904, sposata il 16.11.1929.
Beltrami Mario (figlio)
Nato nel 1934.
Beltrami Alberto (figlio)
Nato nel 1941.
Beltrami Santo (fratello)
Nato a Gazzaniga il 4.2.1898, morto il 6.2.1898.
Beltrami Cristina (sorella)
Nata a Gazzaniga il 25.7.1899, gemella di Santina.
Beltrami Santina (sorella)
Nata morta a Gazzaniga il 25.7.1899, gemella di Cristina.
Beltrami Cesare (fratello)
Imbianchino
Beltrami Maria (sorella)
Sarta
Luoghi di residenza
Gazzaniga Lombardia Italia (1900 - 1912) Bergamo Lombardia Italia via Zambonate 11 (1912 - 1929) Bergamo Lombardia Italia via Borgo Santa Caterina 29 (1929 - 1931) Bergamo Lombardia Italia via Borgo Palazzo 52 (1931 - 1939) Bergamo (Redona) Lombardia Italia viaValle 4 (1939 - 1941) Bergamo (Redona) Lombardia Italia via Martinella 6 (1942 - )
Fatti notevoli
1925/11/20 - 1926/02/19
Arrestato assieme ad altri comunisti bergamaschi per reati di cui all'art. 134 e 918.
Sanzioni subite
confino politico (1926/12/01 - 1928/04/18)
Relaz. con altri soggetti
Barcella Vittorio (comunista)
ASBg, Sovversivi
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1942
Documentazione allegata
foto segnaletica polizia (duplice foto segnaletica a mezzo busto seduto e altra foto segnaletica solo volto) fotografie private (Tre fotografie formato tessera con BS in giacca e cravatta)
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 476, Fascicolo
Riferimenti bibliografici
Leris 1964
riferimento pp. 76-77, riferisce l'episodio dell'arresto del 1925.
Dal Pont, Carolini 1983
riferimento vol. 1, p. 157.
Marcassoli, Bravi 2021
riferimento p. 39n.