Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Treviglio (Bg) il 9.12.1884, dove risiede in via Zanda 8, calzolaio, socialista massimalista. L’1.6.1900, quando ha 16 anni, il Tribunale di Bergamo lo condanna a 5 mesi e 25 giorni di reclusione per furto. il 23.4.1910 sposa Carolina Riboli, dalla quale ha i figli Francesco detto Elvino, Emilio, Felice, Margherita, tutti nati a Treviglio. Il 25.10.1914 la Sotto-prefettura di Treviglio (Bg) scrive al prefetto di Bergamo che Bencetti “è di pochissima influenza nel locale circolo socialista ‘Scalarini’ (..) egli è di intelligenza limitatissima, di nessuna cultura ed incapace di esercitare propaganda delle sue miti idee socialiste”. Il 18.5.1923 la Sotto-prefettura di Treviglio informa la Questura di Bergamo che “il 1° Maggio u.s. venne trovato da questo Commissario all’Osteria Facchetti, sita nella campagna di Caserati, a gozzovigliare con una decina di sovversivi che vennero perquisiti e dispersi. Non consta sia inserito in alcuna associazione”. Emigra in Francia nel 1924 insieme al fratello, trasferendosi a Bethoncourt (dipartimento Doubs, regione Borgogna Franca Contea). Insieme al fratello Carlo Giuseppe, a Bethoncourt lavora alla filatura ‘La Lizaine’ e frequenta ogni tanto riunioni di ‘sovversivi’ nel caffè Ughel, sospetto comunista. Secondo una segnalazione del 1928, sarebbe uno dei persecutori dei cugini Rizzi, fascisti rientrati dalla Francia. In BR dal 6.6.1928 per “rintraccio e vigilanza”. Dal 24.8.1934 in RF per “perquisire e segnalare”. Nel 1938 risulta avere acquisito la cittadinanza francese. (G. Mangini, R. Vittori)