Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Lovere (Bg) il 28.11.1912, dove risiede in via Piazzolo fino al 1930, compositore tipografo, comunista. Nel fascicolo è presente la sua scheda biografica, aperta nel 1938 e compilata fino al 12.4.1942. Benché a Lovere la sua opposizione al fascismo fosse nota, Benigni non ha mai dato luogo a rilievi in linea politica. Nel 1930 emigra una prima volta in Francia per lavoro con regolare passaporto. Rimpatria nel gennaio 1933 per prestare servizio militare, in ritardo di poche settimane rispetto alla data della chiamata di leva. Benigni viene inquadrato nel 30° Reggimento Artiglieria da campagna e, grazie alla ricerca dello studioso Matteo Cefis, sappiamo che nell’ottobre 1933 riporta una lesione alla coscia sinistra in seguito al calcio ricevuto da un mulo durante un’esercitazione, e che viene riformato a causa di un grave deperimento organico determinato da fibro-sclerosi e da pleurite basilare con rialzi febbrili che insorgono in seguito a sforzi. Il 30.6.1934 viene congedato. Nell’ottobre 1934 ritorna in Francia senza fare più ritorno in patria. Le fonti spionistiche fasciste, dopo la sua iscrizione alle Brigate Internazionali nel 1937, lo segnalano come iscritto al partito comunista dall’1.5.1935 ed alla C.G.T. dall’1.6.1936. I documenti conservati nel fascicolo mostrano che inizialmente la raccolta delle informazioni su Benigni si è trovata di fronte alla difficoltà di individuare con certezza la località della sua residenza in Francia, dato che si trattava di capire se vivesse a Champignelles, nel dipartimento della Yonne, oppure a Champigneulles, nel dipartimento di Meurthe-et-Moselle. Nel primo lavoro storiografico in cui viene citata l’esperienza di Benigni, uscito nel 1975 e curato dalla sezione Aicvas della Lombardia, viene erroneamente indicata una terza località, Champignolles, collocata altrettanto erroneamente nel dipartimento della Yonne. La stessa località di Champignolles viene citata anche nel libro di Matteo Cefis ‘E’ andato coi rossi’ (2013), nel quale l’autore la identifica appunto come residenza di Benigni, senza specificare che con questo nome si indica una doppia localizzazione tra cui scegliere, una nel dipartimento di Côte-d'Or (regione Borgogna-Franca Contea) e una nel dipartimento dell’Eure (regione Normandia), entrambe errate. Inoltre, sulla scorta dei dati contenuti nel lavoro di Cefis, nel data-base predisposto dall’Aicvas nazionale, che raccoglie i profili biografici dei volontari italiani antifranchisti in Spagna, nella scheda dedicata a Benigni viene ancora indicata la località di Champignolles e anche in questo caso senza citare l’esistenza del doppio ed erroneo rimando geografico che caratterizza tale località. Invece, la residenza di Benigni è a Champigneulles (dipartimento Meurthe-et-Moselle, regione Grand Est), come emerge con chiarezza dagli altri documenti presenti nel fascicolo e, soprattutto, dal fatto che Benigni sin appoggia alla rete dei rapporti parentali e amicali (soprattutto le famiglie Buffoli e Benaglio) che sono dislocati sul territorio nord-occidentale francese, nell’area intorno a Nancy, tutti legati alla comune provenienza da Lovere e dall’area della parte settentrionale del lago d’Iseo. Benigni si allontana da Champigneulles nel settembre del 1937 per recarsi in Spagna e il 21.9.1937 si arruola nella 12a Brigata Internazionale ‘Garibaldi’. Prende parte ai combattimenti sul fronte dell’Extremadura e alla battaglia di Caspe nel marzo 1938, dove quasi certamente viene ferito. All’atto del suo ingresso nella Brigata, per eventuali comunicazioni alla famiglia fornisce l’indirizzo di una zia, Rina Buffoli, residente a Champigneulles in rue de Nancy. Nei documenti conservati nel fascicolo, la notizia della sua partecipazione alla guerra di Spagna a fianco degli antifascisti è presente per la prima volta in una nota del 10.5.1938 del Comando della 14a Legione della Mvsn di Bergamo, Ufficio Politico Investigativo, indirizzata al prefetto, in cui si informa che una ‘fonte confidenziale’ ha segnalato l'arruolamento di Raffaele Benigni e di Pasquale Martinelli nelle Brigate Internazionali. Sia Benigni che Martinelli sono segnalati come residenti a Champigneulles prima di partire. Nel rapporto successivo del 23.9.1938 di Giovanni Gallo, Seniore comandante della 14a legione Mvsn di Bergamo, indirizzato al prefetto e al Ministero degli Interni, viene precisato che la notizia è stata riferita dalla “signora Benaglio Maria fu Giuseppe, attualmente residente a Lyon (Francia)”. Il nome di Benigni viene iscritto in BR e in RF “per arresto”. Il 19.4.1938 risulta ricoverato in un ospedale nelle retrovie dell’esercito repubblicano. Partecipa poi alla battaglia dell’Ebro e nel settembre 1938 risulta disperso. Un'ulteriore nota informativa del 12.1.1939 del Ministero degli Interni al prefetto di Bergamo conferma la notizia del suo arruolamento nelle Brigate Internazionali e informa sui suoi trascorsi politici in Francia e sugli eventi bellici a cui ha partecipato in Spagna. La ricerca di informazioni su Benigni da parte della polizia fascista è continua e il questore di Bergamo il 2.2.1939, con la nota n. 01036, dispone il controllo della corrispondenza di Costantino Ruggeri, zio materno di Benigni, che risiede a Lovere in vicolo delle Rose 8. Dal 26.6.1939 al 12.4.1942, tuttavia, sulla sua scheda biografica compaiono 12 annotazioni, tutte con lo stesso testo: “nulla da segnalare”. Con una nota del 17.3.1943 del questore al direttore provinciale delle poste di Bergamo si dispone la revoca del controllo della corrispondenza dello zio di Benigni. Cpc, b. 499, 1938-1943, scheda biografica. (G. Mangini, R. Vittori)