Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Peia (Bg) il 27.5.1901, antifascista, emigrato in Australia nel 1926. Il 20.11.1929 la Questura di Brescia trasmette a quella di Bergamo la copia di una lettera giunta dall'Australia, dalla quale emerge che l'emigrato fascista Giovanni Battista Mariotti di Villa Carcina (Bs) nel settembre 1929 sarebbe stato assalito a Boulder City (West Australia) da due comunisti di Peia, Alessio Brignoli e Luigi Bertocchi, rispettivamente zio materno e nipote. A causa del pestaggio Mariotti rimane a letto per una settimana e Brignoli avrebbe affermato che faceva così anche in Italia coi fascisti. Nella lettera, inviata il 29.9.1929 da Mariotti all'amico Massimiliano Gusmeri, si dice inoltre che i fascisti locali non intendono vendicarsi perché la locale cellula fascista è composta da soli 9 elementi “contro centinaia di contrari”. Dell'accaduto sono stati informati il Console a Perth e l'ing. Maracco segretario generale dei piccoli gruppi fascisti dell’Australia Occidentale. Nel fascicolo è presente il verbale di interrogatorio di Luigi Bertocchi, avvenuto il 9.8.1930 in merito al pestaggio, ma Bertocchi afferma di non essere lui il feritore, bensì lo zio Alessio Brignoli, che aveva bevuto, come pure lo stesso Mariotti. Lui si sarebbe limitato a separarli, anche se Mariotti lo accusa di non aver impedito la rissa, ma Bertocchi sostiene che i due erano usciti dal locale e lui non pensava che si battessero. Afferma inoltre di non aver mai fatto attività politica e di non aver conosciuto prima il Mariotti. Nonostante ciò, il 19.8.1933 il Ministero degli Interni informa la Prefettura di Bergamo che Bertocchi è stato incluso nel novero dei sovversivi perché segnalato dal vice-console a Perth quale antifascista e autore dell’aggressione a Mariotti. Nel 1931 Bertocchi rientra a Peia e dopo pochi mesi emigra di nuovo in Francia. (R. Vittori)