Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Bergamo il 5.7.1895, fratello di Costante (a sua volta compreso nell'elenco dei sovversivi), è sposato con Carolina Belotti. Ha partecipato alla prima guerra mondiale dal 1915 al 1918 e al termine del conflitto ha ricevuto la croce di guerra, congedandosi con il grado di sergente. Iscritto dal 1924 alla Associazione Nazionale Combattenti e nel fascicolo è conservata la relativa tessera, che reca la sua firma, quella di Luigi Bruni come presidente dell’Associazione Provinciale e quella di Venturi come presidente del Comitato Nazionale. É impiegato al cotonificio Honegger di Albino. Socialista, è segretario della sezione di Bergamo del Psu. Il 26.1.1923 in via Borgo Palazzo 78 viene perquisita l’abitazione della madre di Molteni, alla ricerca di armi e munizioni riferibili al figlio e non denunciate, senza risultati. Nella stanza di Pietro Molteni, tuttavia, vengono sequestrate 2 lettere a lui indirizzate, una di Mario Banfi (Cpc, b. 306, 1925-1929, scheda biografica n. 1891 a Caravaggio, antifascista, residente a Milano, radiato) scritta da Caravaggio il 17.11.1922, e l’altra di Michele Capitanio, scritta da Lovere (Bg) il 22.11.1922. In entrambe si esortano i militanti socialisti a riunirsi in campagna, come già nel 1848. Il 7.6.1925 viene arrestato a Nembro (Bg) dato che, insieme al fiduciario del giornale «La Giustizia», Serafino Pietro Colombo (Cpc, b. 1420, 1925-1926, scheda biografica, nato nel 1889 a Cantù in provincia di Como ma residente a Varese, socialista, scalpellino), distribuiva manifestini e francobolli raffiguranti Matteotti, e denunciato per vilipendio alle istituzioni dello Stato. Viene arrestato altre volte per misure preventive di ordine pubblico, come il 6.11.1925 in seguito all’attentato Zaniboni, quando viene anche perquisita la sua abitazione in via Broseta, dove viene reperito e sequestrato materiale propagandistico del Psu (opuscoli, giornali, circolari, ecc.). Nel 1928 risiede ancora a Bergamo in via Broseta 48, mentre nel 1930 in via Nullo 3 e nel 1940 in via Scuri 15. Il 19.4.1940 chiede l’iscrizione al Pnf. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia.
Elenco del materiale sequestrato il 6.11.1925, non presente nel fascicolo:
12 blocchetti per sopratassa obbligatoria di 25 centesimi per gli iscritti al Psu per il sequestro de «La Giustizia»
1 blocchetto per il contributo di 1 lira per «La Giustizia»
23 copie dell’opuscolo La 1a Associazione Internazionale dei Lavoratori (1864)
27 copie dell’opuscolo di Andrea Costa, Un sogno
25 copie dell’opuscolo Partito Socialista Unitario Italiano
30 copie dell’opuscolo L’origine del 1° Maggio
5 copie dell’opuscolo Che cosa vogliono i socialisti unitari
2 copie dell’opuscolo Sulla situazione politica
2 copie dell’opuscolo Partito e sindacati
1 copia dell’opuscolo La libertà di voto
14 copie di un numero (non indicato) della «Critica Sociale»
1 copia dell’opuscolo con lo Statuto del Psu
8 circolari varie del Psu
6 buste de «La Giustizia»
1 programma della rivista «Vittorio Veneto». (G. Mangini)
Luoghi di residenza
Bergamo
Lombardia
Italia
via Broseta, 530
( - 1928)
Bergamo
Lombardia
Italia
via Broseta, 48
(1928 - )
Bergamo
Lombardia
Italia
via Nullo, 3
(1930 - )
Bergamo
Lombardia
Italia
via Scuri,15
(1940 - )