Guaiarini Giuseppe Giovanni Angelo

n. busta
57
n. fascicolo
1703
Primo estremo
1925
Secondo estremo
1933
Cognome
Guaiarini
Nome
Giuseppe
Altri nomi
Giovanni Angelo
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1896/02/27
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
scritturale-contabile
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Romano di Lombardia (Bg) il 27.2.1896, dove risiede in via Armonia 4. Scritturale-contabile della Cooperativa Casa dei Lavoratori Italiani, nel 1925 è tesserato del partito socialista massimalista, ma non risulta svolga attività propagandistica. Il 20.8.1925 subisce una perquisizione domiciliare durante la quale vengono sequestrati il testo 'Il vindice sacrificio di Giacomo Matteotti celebrato da Filippo Turati (27 giugno 1924)' e un «Bollettino della Segreteria», n° 2, del Psi. Nella stessa data viene perquisita anche la casa del romanese Francesco Ceresoli, al quale viene sequestrata una foto di Matteotti. Il 27.1.1927 la Prefettura di Bergamo invia al Comune di Romano di Lombardia un elenco di 10 nomi di persone sospette di quel Comune e tra tali nomi, oltre a quelli di Battista Longo, Pietro Zampieri, Riccardo Manetta e Angelo Masneri, c’è anche quello di Guaiarini. Tale inclusione implica l’obbligo della carta d’identità come sospetto politico, per la realizzazione della quale il ‘sospettato’ è tenuto a presentare al Comune di appartenenza 4 copie della propria fotografia. L’1.3.1927, su carta da bollo da 2 lire, Guaiarini scrive una lettera di protesta al prefetto di Bergamo rifiutando per sé la qualifica di ‘sospetto’: “Io credo di non meritare una simile classificazione. Non sono una persona sospetta io, sono certo di non esserlo e lo posso provare. Come Italiano e come soldato ho sempre fatto il mio dovere. Tutta la popolazione di Romano, fascisti ed autorità non possono che dirne bene. Non ho mai dato motivo di lamentele ed ho sempre tenuto un contegno corretto ed educato sotto ogni rapporto. Ancora oggi sono il contabile della Coop. Casa dei Lavoratori Italiani che da alcuni anni è diretta da Fascisti. Domando senz’altro che sia reso nullo l’ingiusto provvedimento a mio carico”. Nel fascicolo non ci sono documenti relativi all’accoglimento del ricorso di Guaiarini, tuttavia viene periodicamente controllato. Il 10.3.1928 i Cc di Romano di Lombardia informano la Questura di Bergamo che, pur conservando le sue idee politiche (definite comuniste, in realtà socialiste), “però attualmente non esplica alcuna attività sovversiva e in questi ultimi tempi non ha partecipato a manifestazioni di parte e per ora non è ritenuto pericoloso”. Radiato nel 1933. (G. Mangini)
Familiari
Guaiarini Giacomo (padre)
Nato nel 1871, muratore
Lussana Maria Genoveffa (madre)
Nata nel 1874
Guaiarini Alberto Angelo (fratello)
Nato a Romano di Lombardia il 27.12.1897
Luoghi di residenza
Romano di Lombardia Lombardia Italia via Armonia 4 (1896 - )
Sanzioni subite
perquisizione (1925/08/20 - 1925/08/20)
Nel corso della perquisizione vengono sequestrati il testo "Il vindice sacrificio di Giacomo Matteotti celebrato da Filippo Turati: 27 giugno 1924" e il n. 2 del Bollettino della Segreteria del PSI.
Relaz. con altri soggetti
Ceresoli Francesco (comunista)
ASBg, Sovversivi
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1933
Riferimenti bibliografici
Turati 1924