Gianella Paola

n. busta
54
n. fascicolo
1616
Primo estremo
1923
Secondo estremo
1930
Cognome
Gianella
Nome
Paola
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1902/07/11
Luogo di morte
Monza
Data di morte
1997
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
modista
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nata il 11.7.1902 a Monza (Mi), dove risiede in via Mosè Bianchi 26. Socialista, lavora come modista presso il Cappellificio Monzese e si impegna subito nel sindacato. Tra il 1920 e il 1921 conosce e diviene compagna di Amedeo Ferrari, con il quale si trasferisce a Bergamo in via San Bernardino 33 perché Ferrari è preso di mira dai fascisti di Monza, più volte picchiato e minacciato per la sua attività sindacalista e politica come segretario della sezione del Partito comunista di Monza. A Bergamo i due si sposano il 20.12.1922 in forma civile. Nel 1924 nasce il figlio Vladimiro. La famigliola rientra a Monza nel 1927, ma Gianella viene arrestata il 16.9.1927 con l’accusa di ricostituzione del Partito comunista e per la pubblicazione del giornale clandestino «Brianza Rossa». Condannata ad un anno di carcere, viene liberata nel 1928. Il 15.10.1929, tuttavia, viene di nuovo arrestata a Monza per aver raccolto fondi, con il ‘Soccorso Rosso’ a favore dei compagni detenuti in carcere. Condannata a due anni di confino a Lipari, viene liberata condizionalmente il 16.5.1931 perché ammalata di tubercolosi. Si separa dal marito e perde la custodia del figlio Vladimiro. Si trasferisce a Firenze con il suo nuovo compagno, l’anarchico toscano Rodolfo Sarti, dal quale ha la figlia Tiziana. Il 4.7.1932 viene di nuovo arrestata per la sua attività a favore del ‘Soccorso Rosso’ e per questo condannata a 5 anni di confino politico, portando con sé la piccola Tiziana tra Ponza, nel piccolo comune sardo di Borore (Nu) e a Castelsaraceno (Pz). Viene liberata il 4.7.1937, rientra a Monza, dove le viene impedito di incontrare il figlio Vladimiro. La Questura di Bergamo mostra di ignorare che Gianella e Ferrari sono separati da tempo, perché riferisce che i due coniugi lasciano Bergamo e ritornano a vivere Monza. In quanto sorvegliata speciale, Gianella non riesce a trovare lavoro, pertanto raggiunge il suo compagno Sarti che ha trovato lavoro come marmista a Borore, dove si fa apprezzare al punto che sarà nominato primo sindaco della Liberazione. Nel 1946 Gianella e Sarti hanno una seconda figlia, Wilma. Nel 1960 Gianella, Sarti e le due bambine rientrano a Monza, dove Sarti muore il 29.4.1964, mentre Gianella muore nel 1997. Amedeo Ferrari, che a sua volta era stato condannato nel 1928 dal Tribunale Speciale a 2 anni di carcere, rimane sempre attivo antifascista. Entrato nella Resistenza, nell’ottobre 1943 partecipa alla prima battaglia resistenziale del nord Italia, quella dei Piani d’Erna, sopra Lecco, e muore combattendo in Valgrande, nel Verbano, nel 1944. Cpc, b. 2386, 1929-1943, scheda biografica. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Gianella Angelo (padre)
Cesana Angela (madre)
Ferrari Amedeo (marito)
fu Giuseppe e Anna Aguggini, nato a Casalpusterlengo il 7.9.1895, meccanico, già segretario della Sezione Comunista di Monza. http://www.anpi.it/donne-e-uomini/220/amedeo-ferrari
Ferrari Vladimiro (figlio)
Nato nel 1924, morto a Monza il 14.8.2003, partigiano nella brigata ‘Cremona, militante del Pci, per circa 20 anni presidente dell’Anpi di Monza.
Sarti Rodolfo (secondo marito)
https://www.bfscollezionidigitali.org/entita/14591-sarti-rodolfo
Sarti Tiziana (figlia)
Nata a Firenze nel 1932.
Sarti Wilma (figlia)
Nata a Borore nel 1946.
Luoghi di residenza
Monza Lombardia Italia via Mosé Bianchi 26 (1902 - 1922) Bergamo Lombardia Italia via San Bernardino 33 (1922 - ) Monza Lombardia Italia (1927 - 1929) Lipari Sicilia Italia confino (1929 - 1931) Firenze Toscana Italia (1931 - 1932) Italia Confino Ponza, Borore, Castelsaraceno (1932 - 1937) Borore Sardegna Italia (1937 - 1960) Monza Lombardia Italia (!960 - 1997)
Fatti notevoli
1927/09/16 - 1928
Arrestata il 16.9.1927, è condannata ad un anno di reclusione per attività antifascista e appartenenza al Partito Comunista;
1929/10/15 - 1931/05/16
Scontata la pena, il 15.10.1929 viene arrestata una seconda volta dalla Questura di Monza quale responsabile di "Soccorso Rosso". Ritenuta elemento pericoloso viene deferita al Tribunale Speciale e poi condannata a due anni di confino a Lipari.
1932 - 1937
Nuovamente arrestata nel 1932, le vengono assegnati altri cinque anni al confino da scontare a Ponza e a Borore in Sardegna
Sanzioni subite
confino politico (1930/07 - 1931/05/16)
Assegnata nel luglio 1930 per due anni al confino di polizia, viene destinata a Lipari (ME) perché accusata dal Tribunale Speciale di complotto contro i poteri dello Stato. Liberata condizionalmente il 15.5.1931.
carcere (1928 - 1929)
Nel 1928 è condannata ad un anno di reclusione per attività antifascista e appartenenza al Partito Comunista
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 2386, Fascicolo
Riferimenti bibliografici
Corvisieri 2004
riferimento p. 267
De Luna 1995
riferimento pp. 168-177.
Antifascisti Cpc 1998, vol 9
riferimento p. 267