Profilo sintetico riassuntivo
Nata il 11.7.1902 a Monza (Mi), dove risiede in via Mosè Bianchi 26. Socialista, lavora come modista presso il Cappellificio Monzese e si impegna subito nel sindacato. Tra il 1920 e il 1921 conosce e diviene compagna di Amedeo Ferrari, con il quale si trasferisce a Bergamo in via San Bernardino 33 perché Ferrari è preso di mira dai fascisti di Monza, più volte picchiato e minacciato per la sua attività sindacalista e politica come segretario della sezione del Partito comunista di Monza. A Bergamo i due si sposano il 20.12.1922 in forma civile. Nel 1924 nasce il figlio Vladimiro. La famigliola rientra a Monza nel 1927, ma Gianella viene arrestata il 16.9.1927 con l’accusa di ricostituzione del Partito comunista e per la pubblicazione del giornale clandestino «Brianza Rossa». Condannata ad un anno di carcere, viene liberata nel 1928. Il 15.10.1929, tuttavia, viene di nuovo arrestata a Monza per aver raccolto fondi, con il ‘Soccorso Rosso’ a favore dei compagni detenuti in carcere. Condannata a due anni di confino a Lipari, viene liberata condizionalmente il 16.5.1931 perché ammalata di tubercolosi. Si separa dal marito e perde la custodia del figlio Vladimiro. Si trasferisce a Firenze con il suo nuovo compagno, l’anarchico toscano Rodolfo Sarti, dal quale ha la figlia Tiziana. Il 4.7.1932 viene di nuovo arrestata per la sua attività a favore del ‘Soccorso Rosso’ e per questo condannata a 5 anni di confino politico, portando con sé la piccola Tiziana tra Ponza, nel piccolo comune sardo di Borore (Nu) e a Castelsaraceno (Pz). Viene liberata il 4.7.1937, rientra a Monza, dove le viene impedito di incontrare il figlio Vladimiro. La Questura di Bergamo mostra di ignorare che Gianella e Ferrari sono separati da tempo, perché riferisce che i due coniugi lasciano Bergamo e ritornano a vivere Monza. In quanto sorvegliata speciale, Gianella non riesce a trovare lavoro, pertanto raggiunge il suo compagno Sarti che ha trovato lavoro come marmista a Borore, dove si fa apprezzare al punto che sarà nominato primo sindaco della Liberazione. Nel 1946 Gianella e Sarti hanno una seconda figlia, Wilma. Nel 1960 Gianella, Sarti e le due bambine rientrano a Monza, dove Sarti muore il 29.4.1964, mentre Gianella muore nel 1997. Amedeo Ferrari, che a sua volta era stato condannato nel 1928 dal Tribunale Speciale a 2 anni di carcere, rimane sempre attivo antifascista. Entrato nella Resistenza, nell’ottobre 1943 partecipa alla prima battaglia resistenziale del nord Italia, quella dei Piani d’Erna, sopra Lecco, e muore combattendo in Valgrande, nel Verbano, nel 1944. Cpc, b. 2386, 1929-1943, scheda biografica. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)
Luoghi di residenza
Monza
Lombardia
Italia
via Mosé Bianchi 26
(1902 - 1922)
Bergamo
Lombardia
Italia
via San Bernardino 33
(1922 - )
Monza
Lombardia
Italia
(1927 - 1929)
Lipari
Sicilia
Italia
confino
(1929 - 1931)
Firenze
Toscana
Italia
(1931 - 1932)
Italia
Confino Ponza, Borore, Castelsaraceno
(1932 - 1937)
Borore
Sardegna
Italia
(1937 - 1960)
Monza
Lombardia
Italia
(!960 - 1997)