Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Torre de’ Roveri (Bg) il 21.12.1871, residente a Nembro (Bg), manovale sterratore, comunista, sposato con Maria Angela Lazzaroni, dalla quale ha 5 figli: Alessandra, Vittorio, Giacomo, Agnese, Elisa. Dopo essere stato in Svizzera per lavoro ed essere rientrato a Nembro, nell’agosto 1927 emigra in Francia, in rue de l’Isére 3 ad Audincourt (dipartimento Doubs, regione Borgogna-Franca Contea) con la moglie Maria Angela Lazzaroni e 4 figli (Vittorio, n. 1908; Giacomo, nato a Binningen, presso Basilea, nel 1909; Agnese, n. 1905; Elisa, n. 1911), mentre la figlia Alessandra, nata nel 1898 e sposata con Umberto Pesenti, rimane a Nembro in via Cavallotti 8. ll 6.11.1931 la Questura di Bergamo richiede la sua iscrizione in RF e in BR come “comunista da fermare”. Il figlio e omonimo Giacomo (b. 44) viene espulso dalla Francia nel 1930 e il Cpc, a proposito di quest’ultimo, il 19.9.1931 così scrive al prefetto di Bergamo: “era considerato da tutti un cattivo soggetto che esercitava il mestiere di pugilista, oltre che di operaio alle Officine Peugeot. Venne tra l’altro condannato a tre mesi di prigione per furto ed altri vari reati. Era un comunista militante e segnalato come pericoloso “. La nota del Cpc aggiunge anche una considerazione per Giacomo Gamba padre: “è considerato un violento ed un dissoluto. Il predetto che è noto anche alla locale polizia è anche un inconsiderato nel parlare, non frequenta però riunioni sovversive e non svolge propaganda politica”. Il 29.11.1932 rientra in Italia insieme ad un nipote, con lo scopo di regolarizzare la posizione di quest’ultimo per quanto riguarda i documenti, ma alla frontiera di Chiasso gli viene ritirato il passaporto. La Questura di Como lo libera il 2.12.1932, quando riparte per Bergamo. Dietro sua richiesta, però, in seguito il passaporto gli viene restituito e può tornare in Francia. L’8.2.1934 l’iscrizione BR viene revocata, mentre quella in RF viene mantenuta. Il figlio Giacomo nel novembre 1936 risiede a Nembro in via Cavour 28, mentre il padre nel gennaio 1940 risiede ancora ad Audincourt e il 2.2.1940 viene chiesta la revoca dell’iscrizione in RF “per cessati motivi”. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 2262, 1928-1940. (L. Citerio, R. Vittori)