Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Gazzaniga (Bg) il 12.6.1897, minatore, commerciante ambulante di figurine, antifascista. Negli anni che vanno dal 1913 al 1922 subisce una serie di condanne al carcere per furto (8.6.1913, Tribunale di Bergamo, 3 mesi; 1.3.1916, Tribunale di Udine, 100 giorni; 30.3.1917, Tribunale di Bergamo, assolto da 3 furti e 2 truffe per insufficienza di prove; 31.5.1917, Tribunale di Bergamo, 3 mesi e 25 giorni oltre a 3 mesi di interdizione dai pubblici uffici e 1 anno di sorveglianza speciale per furto aggravato; 19.11.1920, Pretura di Bergamo, assolto per insufficienza di prove; 16.4.1921, Tribunale di Bergamo, 1 mese; 3.4.1922, Pretura di Brescia, 2 anni, scontati), oltre ad essere stato assolto il 28.7.1921 dal Tribunale militare di Milano dall’accusa di diserzione per non provata reità. Nel 1928 esprime posizioni antifasciste, sulle quali però non ci sono più precise indicazioni: si tratta dell’unica occasione in cui i documenti conservati nel fascicolo fanno riferimento alla posizione politica di Amboni. Nel 1932 si trasferisce a Milano, dove risiede in via Vittorio Veneto 16, ma il 7.5.1933 i Cc di Gazzaniga (Bg) segnalano alla Questura di Bergamo che Amboni vive in paese e tiene buona condotta. Nel 1934 si trasferisce in Germania, a Francoforte, poi si sposta tra il Belgio e il Lussemburgo, dove risulta sposato con Antonietta Wildganger, una francese nata il 3.7.1906 ad Aumetz (dipartimento della Mosella, regione del Grand Est) che però vive appunto in Lussemburgo, a Dudelange, non lontano dalla sua città natale. Accusato di traffico di stupefacenti, viene espulso dal Lussemburgo il 28.12.1935 e mandato in Belgio, dove viene arrestato per la stessa accusa e processato. Il Tribunale di Liegi il 28.1.1936 lo condanna a 6 mesi di carcere, scontati i quali viene espulso il 12.7.1936. Tornato a Francoforte, nell’aprile 1937 è segnalato come venditore ambulante di figurine nelle fiere, con apposito permesso da parte delle autorità naziste locali. In RF dal 1937. Il 4.4.1938 il Cpc informa la Prefettura di Bergamo che Amboni è ancora a Francoforte, è venditore ambulante di cravatte e articoli vari, è fidanzato con la tedesca Giovanna Scheidel, non manifesta idee sovversive e non svolge propaganda antinazionale, ha chiesto inoltre l’iscrizione al fascio locale, esibendo per questo la tessera della Confederazione nazionale fascista dell’industria di Milano, risalente al 14.6.1933, e quella dell’OND – Opera Nazionale Dopolavoro della sezione di Seraing (Belgio) del 1936. Segnalato all’ingresso in Italia il 14.7.1943, perquisito con esito negativo, e il 31.8.1943 al ritorno in Germania. Nel fascicolo sono conservate 2 sue fotografie. Cpc, b. 91, 1932-1942. (G. Mangini, R. Vittori)