Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Bergamo il 16.2.1902, operaio fonditore presso Corpi Cavi, comunista, abita a Bergamo in via San Tomaso 64. Ha conseguito la licenza elementare. Suo fratello Enrico Amadio e sua sorella, Annetta sono a loro volta compresi nell’elenco dei sovversivi. Compie il servizio militare a Bari come soldato semplice dal 23.1.1922 al 26.2.1923, congedato come caporal maggiore con attestato di buona condotta. Il 30.8.1923 subisce perquisizione domiciliare, senza esito, alla ricerca di armi e munizioni, lo stesso vale per Giovanni Giuseppe Rocchi. Nella stessa circostanza i Cc cercano, senza però riuscire a identificarli, Angelo Zanella ed Ermenegildo Valania, mentre di Giuseppe Luigi Belotti (di Alessandro e Oliva Noci, n. 14.10.1902) non trovano il domicilio né il nominativo risulta all’anagrafe di Bergamo. É segretario della federazione giovanile comunista di Bergamo, ma poi lascia l’incarico per gravi motivi di salute, in seguito viene espulso dal partito con l’accusa di essere incoerente. Nel 1925 convive con il padre e la sorella. Subisce numerose perquisizioni domiciliari, tutte senza esito. La sera del 2.4.1925 viene arrestato alla CdL perché sorpreso in riunione di ‘sovversivi’ e liberato il giorno dopo. Il 24.11.1925 viene arrestato e denunciato per istigazione a delinquere contro le persone e la proprietà, ed associazione a delinquere, cioè per aver svolto attività propagandistica in pubblico e tra i compagni di lavoro. É abbonato all’ «Unità». Diffidato il 2.4.1927. Nel luglio 1928 a Bergamo in via Broseta 5 gestisce un’officina di idraulico con il fratello Enrico. Il 3.10.1929 si sposa col solo rito civile con Palmira Maria Fumagalli, detta Mira. Nell’aprile 1930 viene inserito nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Nell’agosto 1932 è rappresentante delle macchine da cucire ‘Pfaff’, con negozio via Tasso 20, mentre nel giugno 1934 ottiene il certificato d’iscrizione tra i venditori ambulanti di verdure. Nel 1937 risiede in via Sant'Alessandro 21, nel marzo 1938 lavora come idraulico presso la ditta Baldassarre Agnelli di via Fantoni 10 a Bergamo. Nel giugno 1939 viene richiamato al 42° Reggimento Fanteria di stanza a Savona, distaccato a San Remo. Nel settembre 1939 a Bergamo lavora come operaio alla Fervet, nel dicembre 1939 è compreso nell’elenco delle persone da inviare al confino in caso di guerra, dal quale è radiato nel giugno 1940, mentre rimane iscritto in quello delle persone da arrestare in determinate circostanze, da cui è radiato nel marzo 1941. Nell’ottobre 1941 viene di nuovo richiamato e assegnato alla 4a compagnia dell’ 86° Battaglione territoriale distaccato a Cremona. Nel novembre 1941 viene radiato dai sovversivi schedati, ma resta nell’elenco di quelli comuni per generica vigilanza. Nel dicembre 1942 si trasferisce da Cremona a Piacenza, sempre come militare. Il 5.1.1943 il questore di Bergamo comunica a quello di Piacenza che Perico è tornato a Bergamo, congedato dall’86° Battaglione Territoriale, e ha ripreso il lavoro alla Fervet. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 3860, 1923-1941, scheda biografica. (G. Mangini)