Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Treviglio (Bg) il 26.3.1903, residente alla Cascina Oldona di Treviglio, è il maggiore di altri 6 tra fratelli e sorelle. La sera del 17.1.1927 insieme a Francesco Belotti viene arrestato a Treviglio dal brigadiere di Ps Calabrò e dalla guardia scelta di Ps Litto perché la sera prima, sulla strada per Caravaggio (Bg), i due cantavano ‘Bandiera rossa’. Il 21.1.1927 viene condannato a 7 giorni di arresto. Dall’ottobre 1927 trasferisce il suo domicilio a Casinetto Adamo. Secondo la relazione dattiloscritta presentata l’11.4.1928 dal brigadiere Calabrò al Commissario di Ps di Treviglio, Mingione, da 3 anni Moro è operaio alla Pirelli-Bicocca sotto l’assistente Pasquini, “in questi ultimi tempi ha tenuto regolare condotta politica e morale, senza che abbia dato luogo a rimarchi in alcun senso, poiché non risulta che abbia preso parte a riunioni né a manifestazioni di carattere sovversivo, conduce vita ritirata e lontana dalle cattive compagnie. Quantunque sia sempre ritenuto di idee sovversive, non presenta per ora un vero e proprio grado di pericolosità all’ordine nazionale”. Appena letto il rapporto, lo stesso giorno il Commissario MIngione ne informa la Questura di Bergamo, aggiungendo che Moro “è conosciuto personalmente dal Brigadiere di P.S. Calabrò e dalla G.S. Litto”. Dal 3.2.1931 si trasferisce a Cinisello Balsamo (Mi), dove nel 1934 risulta risiedere in via Trieste 2, sposato con Maria Mazzola e padre di Achille e Maria. Nel 1936 viene radiato dallo schedario dei sovversivi della Questura di Milano. (G. Mangini, R. Vittori)