Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Sarzana (Sp) il 26.9.1885, ragioniere, socialista unitario e poi fascista. Con decreto luogotenenziale del 26.8.1917, dopo aver frequentato un apposito corso presso l’accademia militare, viene nominato sottotenente della milizia territoriale di artiglieria da montagna del suo distretto di residenza, che è quello di Massa. Risiede a Bergamo in via G. Tiraboschi 8, è abbonato a «La Giustizia» ed è dirigente del Partito socialista unitario di Bergamo insieme all’avvocato Alessandro Tiraboschi e a Pietro Giacomo Molteni. Inoltre, è consigliere dell’Associazione generale di Mutuo Soccorso di Bergamo, presieduta dall’avvocato Tiraboschi. In seguito all’attentato contro Mussolini compiuto il 4.11.1925 da Tito Zaniboni, tutti i ‘sovversivi’ vengono arrestati e le loro abitazioni perquisite, lo stesso vale per De Ambrosis Istria. Nel 1927 viene nominato ufficiale di complemento a Bergamo con anzianità dal 27.2.1919. Nel 1929 risulta iscritto al Sindacato fascista ragionieri liberi professionisti. In seguito, come risulta da una nota interna della Questura di Bergamo redatta il 19.7.1933 dall’agente Sante Jacobazzi, si accompagna con esponenti fascisti, prende parte a manifestazioni fasciste e patriottiche. L’adesione di De Ambrosis al fascismo è confermata anche da un documento conservato nel fascicolo dell’avvocato Tiraboschi, dal quale risulta che De Ambrosis, nell’estate 1941, fornisce alla Questura di Bergamo i nomi di persone probabilmente presenti in casa Tiraboschi e che hanno espresso posizioni antifasciste, ascoltate dall’esterno. Il Cpc concede il nulla osta alla radiazione il 12.1.1940. Nel fascicolo sono conservate 2 fotografie formato tessera e un foglietto stampato promozionale della rivista «La Giustizia» datato 14.11.1925. Cpc, b. 1633, 1927-1940. (G. Mangini, R. Vittori)