Fedeli Ottavio Antonio


click su un'immagine per ingrandirla o ridurla
n. busta
42
n. fascicolo
1275
Primo estremo
1932
Secondo estremo
1941
Cognome
Fedeli
Nome
Ottavio
Altri nomi
Antonio
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1894/01/16
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
bracciante
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Brignano Gera d’Adda (Bg) il 16.1.1894, pregiudicato, bracciante, comunista. Partecipa alla prima guerra mondiale e il 14.9.1917 il Tribunale Militare di Torino lo condanna a 11 anni di reclusione militare per rifiuto di obbedienza e insubordinazione, in seguito amnistiato. Nel 1923 emigra in Francia e poi in Lussemburgo, da dove viene espulso per schiamazzi notturni, ripetuti e sanzionati per 6 volte, ma soprattutto, pur non essendo un propagandista, per avere partecipato a qualche riunione comunista. Viene più volte picchiato dai fascisti per le sue idee comuniste. Il 18.8.1932 la Pretura di Treviglio (Bg) gli infligge un’ammenda di 120 lire per ubriachezza e di 100 lire per bestemmia. Riferendosi al diverbio e al litigio di Fedeli con un milite fascista avvenuto pochi giorni prima a Brignano (il fascista riporta una ferita da taglio alla mano) e in seguito alla denuncia di Fedeli, il tenente dei Cc di Treviglio Francesco Re il 15.1.1933 invia una relazione sull’accaduto al questore di Bergamo, nella quale mostra comprensione per l’avversione di Fedeli al fascismo e ai fascisti di Brignano, , osservando che “il reato da lui commesso è stato causato anche da eccessive libazioni, ed il movente deve ricercarsi in avversione personale per violenze subite sia pure come conseguenza delle sue idee politiche, questo Comando non ravvisa gli estremi per inoltrare la proposta di che trattasi”. Fedeli si allontana da Brignano e si dirige a Velletri prima che la denuncia da lui avuta vada in giudizio. Così, il 14.11.1933 la Pretura di Velletri (Roma) lo condanna a 4 mesi e 10 giorni di reclusione per ubriachezza e atti osceni, mentre il 21.12.1933. Intanto, mentre Fedeli è in carcere a Latina, per il suo litigio con il milite della Mvsn, la Pretura di Treviglio lo condannan per porto abusivo di coltello, mentre viene prosciolto dal Giudice Istruttore per l’imputazione di lesioni. L’8.8.1934 la Pretura di Treviglio lo condanna a 3 mesi e 15 giorni di reclusione per oltraggio a pubblico ufficiale nella persona del podestà di Brignano, pena amnistiata nel novembre successivo. Del caso di Fedeli si occupa anche il segretario federale fascista di Bergamo, Antonio Valli, che il 19.11.1934 scrive al prefetto di Bergamo chiedendo un severo provvedimento di polizia perché Fedeli, “noto pregiudicato e antifascista più volte arrestato e condannato per antifascismo e altro, ha recentemente proferito ingiurie e minacce nei riguardi del Podestà del luogo, Cav. Alberto Terzi, ingiustamente accusandolo, alla presenza di terze persone, di inesistenti mancanze commesse nell’esercizio delle sue funzioni di Podestà e di Segretario del fascio di Brignano”. Di fatto, per i suoi precedenti e per le minacce rivolte al podestà di Brignano, il 7.12.1934 viene proposto per l’ammonizione, deliberata il 16.2.1935 dalla Commissione Provinciale di Bergamo. Il 24.2.1935 si trasferisce a Milano presso il dormitorio pubblico ‘L. Buffoli’. Il 27.4.1936 la Pretura di Gallarate (Va) lo condanna a 4 mesi di arresto, al pagamento delle spese processuali e alla tassa di sentenza perché, allontanandosi da Milano, si è sottratto ai vincoli dell’ammonizione. Per tutti i suoi precedenti, la Commissione Provinciale di Milano il 30.12.1936 lo confina a Lampedusa, da dove viene liberato il 20.6.1940 e rimpatriato a Milano. Il 3.10.1940 il questore Coglitore di Milano dirama un telegramma a tutte le Questure per il rintraccio di Fedeli, che in realtà è a Brignano presso il nipote Pietro Fedeli, in via Locatelli 3, come segnalano i Cc di Treviglio il 14.10.1940. Il 4.4.1941 è arrestato dai Cc di Milano per contravvenzione all’ammonizione e il 13.5.1941 viene condannato a 3 mesi di carcere. Nel fascicolo sono conservate due copie di un suo ritratto fotografico. Cpc, b. 1985, 1932-1940. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Fedeli Francesco (padre)
Nato nel 1844, falegname.
Buttinoni Rachele (madre)
Cucitrice
Fedeli Angelo (fratello)
Nato a Brignano Gera d’Adda il 16.11.1876, si sposa a Milano l’8.4.1903 con Rosa Dotti, rimasto vedovo si risposa a Milano il 5.3.1905 con Zavina Collini.
Fedeli Angelo Nicola (fratello)
Nato a Brignano Gera d’Adda il 17.11.1879, dove il 23.11.1902 si sposa con Colomba Castelli.
Fedeli Giuseppe Girolamo (fratello)
Nato a Brignano Gera d’Adda il 19.5.1881.
Fedeli Costanza Antonia (sorella)
Nata a Brignano Gera d’Adda il 23.4.1883.
Fedeli Andrea Costanzo (fratello)
Nato a Brignano Gera d’Adda il 4.2.1885.
Fedeli Giovanni Battista (fratello)
Nato a Brignano Gera d’Adda il 22.10.1886.
Fedeli Riccardo Martino (fratello)
Nato a Brignano Gera d’Adda il 23.5.1888.
Fedeli Clarice Marcella (sorella)
Nata a Brignano Gera d’Adda il 4.4.1890.
Fedeli Clemente Mario (fratello)
Nato a Brignano Gera d’Adda il 12.7.1892.
Fedeli Giulia Teresa (sorella)
Nata a Brignano Gera d’Adda il 9.2.1896.
Fedeli Achille Omobono (fratello)
Nato a Brignano Gera d’Adda il 6.11.1898.
Luoghi di residenza
Brignano Gera d’Adda Lombardia Italia (1894/01/16 - 1923) Francia (1923 - ) Lussemburgo Velletri Lazio Italia (1933 - 1934) Brignano Gera d'Adda Lombardia Italia (1934 - 1935) Milano Lombardia Italia (1935 - 1936) Lampedusa Sicilia Italia confino di polizia (1936 - 1940)
Fatti notevoli
Partecipa alla prima guerra mondiale.
1923
Emigra in Francia e Lussemburgo
Viene frequentemente picchiato dai fascisti per le sue posizioni comuniste.
Sanzioni subite
confino politico (1936/12/30 - 1940/06/20)
è confinato a Lampedusa da dove è liberato il 20.6.1940
carcere (1941/04/04 - )
Arrestato dai CC di Milano per contravvenzione all’ammonizione, e condannato a 3 mesi di carcere
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Documentazione allegata
fotografia da documento identificativo (2 fotografie (riproduzioni))
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 1985, Fascicolo