Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Pisogne (Bs) il 24.6.1900, domiciliato a Nossa (Bg), dove risiede in via Piazzoli 4, carpentiere, sovversivo, sposato con Giacoma Lazzarini, operaia cotoniera, con 5 figli: Carlo, Giacomo, Mario, Anna Maria e un quinto figlio nato dopo il 7.6.1933. Alle 18 del 17.5.1933 Valerio Magni di Nossa percorre via IV Novembre del paese, quando sente provenire dall’interno dell’abitazione di Francesco Felappi le voci di quest'ultimo e di Domenico Luciani, che cantano la prima strofa di ‘Bandiera Rossa’. Proseguendo il suo cammino incontra Mario Bassanelli, al quale riferisce il fatto. I due tornano insieme nei pressi dell’abitazione di Felappi e sentono il suono di un organetto e il grido ‘Viva la Russia’. Magni e Bassanelli vanno a denunciare l’accaduto ai Cc, che effettuano subito un sopralluogo, trovando appunto Luciani e Felappi. Interrogati, Felappi nega mentre Luciani ammette di aver cantato ‘Bandiera Rossa’ e di aver gridato ‘Viva la Russia’. Arrestati, i due vengono condotti in carcere a Clusone (Bg) e i Cc redigono un rapporto alla Questura in cui propongono l’ammonizione, in particolare per Luciani, ritenuto responsabile anche di alcuni furti. Nella relazione al prefetto del giugno 1933, il questore rileva che Luciani non ha precedenti politici, ma il fatto acquista rilievo perché svolto in luogo privato, dando in tal modo sfogo “‘ad un intimo sentimento”, inoltre, “reso di pubblica regione, ha destato una certa impressione nella popolazione di Nossa”. Si invoca pertanto un ‘opportuno’ provvedimento di rigore. L’1.7.1933 Luciani viene ammonito e Felappi diffidato negli uffici della Questura di Bergamo, mentre il 23.8.1933 il prefetto comunica il provvedimento al Ministero dell’Interno. In seguito Felappi trova lavoro ad Antrone Schieranco (No), da dove rientra a Bergamo il 26.12.1935. Il 20.1.1937 parte per Pola (Istria), dove lavora nella in una miniera di carbone a Carpano (Krapan), frazione del comune di Arsia per conto della S.A. Carbonifera Arsa. Dal 20.3.1939 lavora a Vanzone San Carlo (No). Nel fascicolo sono conservate due copie di una sua fotografia. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)