Facheris Pietro Luigi

n. busta
41
n. fascicolo
1247
Primo estremo
1934
Secondo estremo
1942
Cognome
Facheris
Nome
Pietro
Altri nomi
Luigi
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1907/11/21
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
contadino
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Madone (Bg) il 21.11.1907, mezzadro, iscritto al Pnf dal 31.7.1933, sposato con Maria Locatelli, a sua volta contadina, dalla quale ha 5 figli: Severino, Rita, Giorgio, Angelo e Anna. Il 29.9.1934, durante un banchetto nuziale a Madone, qualcuno dei presenti grida “A chi il Duce?” “A noi”, e lui: “Ciàpa i bàle e fàle bòi”, frase che gli procura la patente di antifascista e un cumulo di grane. Tra i presenti al banchetto c’è anche un milite della Mvsn, il contadino Giovanni Meringi, che riferisce l’accaduto al segretario politico fascista di Centrisola, Carlo Ravasio. L’11.10.1934 a Facheris viene ritirata la tessera fascista “per assoluta mancanza di fede fascista”. Nel suo rapporto del 26.11.1934 al prefetto, il questore di Bergamo così commenta: “Tale frase, che significa ‘ prendi i coglioni e falli bollire’, fece pessima impressione tra i presenti anche per la circostanza in cui veniva pronunziata, in quanto era detta in risposta ad un grido che suole indicare entusiasmo fascista e venerazione per l’Animatore di tutte l’energie della nuova Italia. Il Facheris, che è anche iscritto al Fascio, nella circostanza era alquanto brillo, ciò che se potrebbe costituire attenuante dal punto di vista giuridico, indica però che la deplorevole espressione è frutto dei suoi veri sentimenti politici, sentimenti che attraverso la poca considerazione e stima in cui tiene il Capo del Governo, non possono che definirsi antifascisti”. Per lui intercedono il sacerdote di Madone, don Davide Brevi (1876-1946), con una lettera alla Questura del 14.12.1934, e il proprietario del fondo a conduzione mezzadrile della famiglia Facheris, dr. Guido Finardi di Bergamo, podestà di Madone. Facheris viene diffidato il 15.12.1934. Nel dicembre 1942 gli viene concesso il passaporto per la Germania a scopo di lavoro. (L. Citerio, G. Mangini, R. Viuttori)
Familiari
Facheris Giuseppe (padre)
Tasca Maria (madre)
Locatelli Maria (moglie)
Contadina
Facheris Severino (figlio)
Nato nel 1930.
Facheris Rita (figlia)
Nata nel 1932.
Facheris Giorgio (figlio)
Nato nel 1933.
Facheris Angelo (figlio)
Nato nel 1935.
Facheris Anna (figlia)
Nata nel 1938.
Luoghi di residenza
Madone Lombardia Italia (1907/11/21 - )
Fatti notevoli
1934/09/29
Ad un banchetto nuziale qualcuno urla il grido fascista “A chi il Duce?” “A noi”, mentre Facheris risponde: “Ciapa i bale e fale boi”.
Sanzioni subite
diffida (1934/12/15 - )
Relaz. con altri soggetti
Brevi don Davide
Finardi Guido
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Documentazione allegata
dichiarazioni (dichiarazioni del sacerdote Davide Brevi e dei Fratelli Finardi circa la buona condotta morale di Facheis.)