Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Parigi il 15.9.1892, domiciliato a Gerosa (Bg), anarchico. I suoi genitori si trasferiscono a Parigi, dove il padre, socialista, trova lavoro come operaio meccanico e dove nascono tutti e cinque i figli della coppia, di cui Antonio è il primo. In occasione della chiamata di leva dall’Italia al compimento del ventesimo anno d’età, alla rappresentanza diplomatica italiana a Parigi Anconetti dichiara di non voler rispondere in quanto anarchico. Infatti il 13.10.1912 la Direzione Generale di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno così scrive alla Prefettura e al comando dei Cc di Bergamo:
“La R. Ambasciata in Parigi scrive quanto segue: ‘Mi viene riferito da fonte fiduciaria che il giovane indicato in oggetto, inscritto di leva, ha dichiarato di non voler partire per l’Italia onde adempire agli obblighi militari professando egli principi anarchici. Si sa infatti che l’Anconetti, il quale abita a Parigi nella Rue del Amandiers N° 62, frequenta i locali del giornale anarchico francese dal titolo «L’Anarchie» posti al N° 30 della stessa strada’. Prego la S.V. di voler farmi conoscere se esistono costà dei precedenti politici e giudiziari a carico del giovane di cui trattasi, e se egli è legato da vincoli di parentela con il nominato Anconetti Giuseppe di Antonio e di Locatelli Angela, nato a Gerosa il 18.10.1868, dimorante pure a Parigi, oggetto di precedente corrispondenza, e da ultimo della nota 30.3.912 N. 232/1 di codesto Comando della Compagnia Interna”. In occasione della prima guerra mondiale, invece, Anconetti risponde alla chiamata alle armi dello Stato italiano e il 28.10.1915 viene immatricolato nella 12a Compagnia, 1° Battaglione del Genio 35a Divisione, Zona di Guerra, mentre i genitori rimangono in Francia. Al termine della guerra Anconetti vive a Gerosa lavorando come contadino dal 1919 al 1923. Rispondendo ad una richiesta di informazioni su Anconetti inoltrata il 20.3.1923 dalla Questura di Bergamo, il 29.3.1923 il maresciallo maggiore Rossi dei Cc di Zogno risponde che Anconetti “durante il tempo che dimorò a Gerosa, mantenne condotta regolare e non consta abbia colà esternate idee anarchiche”. Agli inizi del 1923 ritorna a Parigi, dove risiede ancora in rue des Amandiers 60-62. Dopo il 1919 la sua famiglia rientra in Italia e prende residenza a Ponteranica (Bg), menre Anconetti rimane in Francia. Nel corso del 1933 viene segnalato ad Angers (dipartimento Maine-et-Loire, regione Paesi della Loira), come scrive il 3.7.1933 il Ministero dell’Interno al prefetto di Bergamo riferendo un dispaccio del Consolato italiano di Nantes dell’11 maggio precedente: “Onoromi comunicare che il connazionale in oggetto risiede tuttora in Angers (M. et L.) all’indirizzo rue de Messine n. 7 (angolo rue St. Lonard). E’ inscritto a quella Sezione ex Combattenti Italiani ma non ha mai partecipato alle riunioni della Sezione stessa. Sembra che egli sia in ottimi rapporti personali col Maire del Comune di Trlaz Trélazé (alle porte di Angers) a cura del quale avrebbe avuto affidato molto lavoro per conto di quel comune stesso, e che a seguito delle premure fattegli dallo stesso Maire (noto agli esponenti della Colonia Italiana di Angers per i suoi sentimenti antifascisti) abbia inoltrato domanda di naturalizzazione francese tuttora in corso. Tale ultima notizia non ho potuto avere sin qui esatta conferma per cui mi riserbo di riferire ulteriormente al riguardo se ed appena possibile continuando per tanto le indagini opportune”. Nel febbraio 1935 la Questura di Bergamo scrive al podestà di Gerosa per avere lo stato di famiglia di Anconetti. La risposta è del 25.2.1933: come tutti i suoi fratelli e sorelle, Anconetti è nato a Parigi e, al momento della nascita dei figli, i genitori Anconetti non hanno provveduto a far trascrivere i relativi atti nell’anagrafe di Gerosa. Il podestà di Gerosa, tuttavia, indirizza la Questura al comune di Ponteranica, dove la famiglia Anconetti risiede ed è appunto il comune di Ponteranica che il 6.3.1935 rilascia lo stato di famiglia di Anconetti alla Questura. Il 4.12.1938 il Ministero dell’Interno informa il prefetto di Bergamo che Anconetti risiede ancora ad Angers, dove ha avviato un’impresa di materiali di costruzione, e si mantiene lontano dalle organizzazioni del regime presenti in Francia, anche se non sembra interessarsi di politica. La sua domanda di ottenere la cittadinanza francese non è ancora stata accolta. In RF. Cpc, b. 11, 1912-1940. (G. Mangini, R. Vittori)