Fabbris Luigi

n. busta
40
n. fascicolo
1230
Primo estremo
1943
Secondo estremo
1943
Cognome
Fabbris
Nome
Luigi
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1911/05/27
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
contadino aggiustatore di biciclette manovale
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Pedrengo (Bg) il 27.5.1911, antifascista, contadino, poi aggiustatore di biciclette, poi manovale presso la Fervet di Bergamo. Sposato con Irene Bosio, ha 4 figli (3 già nati - Giovanni, Giuseppina, Vittorio, e uno in arrivo nel 1943). Nel 1932 viene espulso dalla Mvsn per aver riportato una condanna per furto. Il Tribunale Militare di Guerra di Torino il 19.10.1940 lo condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione militare per furto e cancellazione di sigle militari. Il 14.3.1943, ancora in forza alla 21a compagnia del 78° Reggimento Fanteria di stanza a Grumello del Monte (Bg), mentre passa in bicicletta davanti alla sua caserma, ha uno scambio di battute con un commilitone al quale dice “Io vado in culo a Mussolini”. Il 17.3.1943 viene arrestato e tradotto nelle carceri di Bergamo. Il 6.4.1943, mentre Fabbris si trova ancora in carcere in attesa di giudizio, sua moglie scrive al prefetto chiedendo aiuto, informando di avere tre figli piccoli e di essere incinta del quarto e senza risorse. L’1.5.1943, tuttavia, Fabbris viene condannato al confino per 3 anni perché “pericoloso per l’ordine nazionale”. Riesce ad evadere il 10.8.1943 dallo scalo ferroviario di Foggia durante un allarme aereo mentre veniva tradotto alle Tremiti e a tutto il novembre 1943 non era ancora stato riacciuffato. Nel fascicolo è conservata anche una lettera del 16.7.1945 su carta intestata ‘F.E.R.V.E.T. - Fabbrica e Riparazioni Vagoni e Tramways - Società Italiana per Azioni - Sede in Bergamo’ indirizzata alla Regia Questura - Ufficio Politico di Bergamo: “Vi preghiamo volerci inviare copia verbale di sentenza del Sig. Fabbris Luigi fu Giovanni nato a Pedrengo il 27.5.1911, occorrendoci per ragioni di lavoro”.le Tremiti, e approfittando di un allarme aereo, evade dal confino nello scalo ferroviario di Foggia e a tutto il novembre 1943 non risulta essere ancora catturato. (L. Citerio, R. Vittori)
Familiari
Fabbris Giovanni (padre)
Cappella Angela (madre)
Bosio Irene (moglie)
Fabbris Giovanni (figlio)
Fabbris Giuseppina (figlia)
Fabbris Vittorio (figlio)
Luoghi di residenza
Pedrengo Lombardia Italia (1911/05/27 - )
Fatti notevoli
1943/03/14
A Grumello del Monte, dove è in forza alla 21a compagnia del 78° Reggimento Fanteria, in uno scambio di battute con un commilitone pronuncia una frase offensiva nei confronti di Mussolini.
Sanzioni subite
carcere (1932/12/19 - )
è condannato per furto (poi amnistiato) e viene espulso dalla MVSN
carcere (1940/10/19 - )
il Tribunale Militare di Guerra di Torino lo condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione militare per furto e cancellazione di sigle militari
confino politico (1943/05/01 - )
il 17.3.1943 viene arrestato e tradotto nelle carceri di Bergamo e poi il 1.5.1943 condannato al confino per 3 anni perché ‘pericoloso per l’ordine nazionale’. Durante il trasferimento alle isole Tremiti, destinazione del confino, fugge.
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Documentazione allegata
corrispondenza (corrispondenza tra F.E.R.V.E.T. - Fabbrica e Riparazioni Vagoni e Tramways - Società Italiana per Azioni - Sede in Bergamo’ e Regia Questura - Ufficio Politico di Bergamo, e tra Irene Bosio, moglie di Luigi Fabbris, e il prefetto di Bergamo)
Riferimenti bibliografici
Dal Pont, Carolini 1983