Crotti Angelo Vincenzo


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n. busta
37
n. fascicolo
1154
Primo estremo
1927
Secondo estremo
1941
Cognome
Crotti
Nome
Angelo
Altri nomi
Vincenzo
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1894/09/02
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
meccanico
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Fontanella al Piano (Bg) il 2.9.1894, socialista e poi fascista. Si sposa a Fontanella il 9.3.1916 con Maria Ceribelli, dalla quale ha un figlio, ma poi si separa dalla moglie, che vive prima a Milano e poi a Lissone (Mi). Nel corso degli anni Venti Crotti accumula undici imputazioni per minacce, ingiurie, lesioni, furti, oltraggi a pubblico ufficiale, lesioni colpose e falso in atto pubblico. I mandati di cattura spiccati nei suoi confronti verranno a decadere in seguito alle amnistie concesse dal regime. Emigrato in Francia, viene inserito in RF il 12.7.1929 con il n. 4915, nel 1934 in BR. Nel 1930 il Cpc segnala al prefetto di Bergamo che, secondo una fonte confidenziale, il nome di Crotti è compreso in un elenco di comunisti espulsi dalla Francia. Nel 1933 viene segnalato a Parigi, notato al volante di un’auto di lusso. Secondo un rapporto su Crotti del 30.12.1935 dei Cc di Antegnate alla Questura di Bergamo, “politicamente risulta che prima dell’avvento Fascista militava in seno al partito socialista come semplice gregario. Dopo la vittoria del Fascismo si mostrò contrario al regime facendo notare la sua avversione in diverse occasioni. Dopo lo scioglimento dei partiti politici, il Crotti venne a trovarsi in condizioni a lui difficili per non potere manifestare apertamente le sue idee socialiste e l’avversione al Fascio. Per tali ragioni emigrò in Francia con tutta la famiglia. Si dice in Fontanella che il Crotti stando all’estero non ha mai cessato di essere contrario al Regime Fascista. In Fontanella non è mai stato in corrispondenza con alcuno perché mal visto anche dai propri parenti, nonché dalla di lui moglie Ceribelli Maria”. Rimpatriato dalla Francia nel maggio 1936, a Fontanella convive con Giuseppina Bettinardi in via Garibaldi 10 e lavora in una piccola officina dove ripara e commercia accessori di bicicletta, ma è in difficoltà economiche. Sembra diventato un fascista entusiasta e un accanito anticomunista, come mostra una sua lettera autografa indirizzata a Giacomo Ballerini, legionario fascista rientrato dalla Spagna, ripartito per l’Africa orientale italiana e da questi fatta recapitare al podestà di Fontanella (l’originale è nel fascicolo): “Fontanella 8-5-37 - Carissimo Giacomo! Finalmente ho potuto avere il tuo inderizzo, e subito ti scrivo dandoti mie notizie. Io non sono ancora partito per l’Africa, facevo bene fare la domanda come te, almeno saressimo insieme. Come mi dubito tu devi trovarti in Spagna, bravo, cento volte bravo, ai avuto il coraggio di abbandonare moglie e figli, per combattere per il nostro ideale; per distruggere fino alle ultime radici, quello che si chiama comunismo. La parola comunismo, significa, Peste, fame, disordine, e assasinio. Ecco i quattro comandamenti del comunismo. Se ne prendi qualche d’uno, prigionieri principalmente francesi, e simili insetti, non avere pietà, una buona pugnalata e arrivederci. Qui tutti vanno bene, come pure la tua famiglia, credo che mi scriverai qualche volta, e io ti risponderò sempre. Per l’Italia nostra, per il nostro Duce, per l’Impero sempre avanti! Ricevi saluti fascisti i miei più cordiali mi dico tuo amico Angelo Crotti”. Il 28.11.1937 da Fontanella scrive una lettera al podestà, conservata nel fascicolo, implorandolo di sostenere, l’indomani in Questura a Bergamo, la sua candidatura per trasferirsi a sua volta per lavoro in Africa a causa delle sue difficili condizioni di vita. L’1.12.1937 il podestà di Fontanella scrive al questore di Bergamo Pumo per sollecitare il nulla osta all’arruolamento per l’Africa Orientale di Crotti, che ha venduto tutto e chiuso la sua officina. Tuttavia, non sono documentati riscontri sull’eventuale partenza di Crotti per l’Africa. Radiato nel 1941. Nel fascicolo sono conservate tre copie di una sua fotografia. (L. Citerio, R. Vittori)
Familiari
Crotti Francesco (padre)
Nato nel 1859, calzolaio
Quinterni Cristina (madre)
Sarta
Ceribelli Maria (moglie)
Bettinardi Giuseppina (convivente)
Crotti Maria (sorella)
Nata morta a Fontanella al Piano il 17.7.1883.
Crotti Adolfo (fratello)
Nato morto a Fontanella al Piano il 14.12.1884.
Luoghi di residenza
Fontanella al Piano Lombardia Italia (1894/09/02 - 1929) Parigi Francia (1929 - 1936/05) Fontanella Lombardia Italia (1936/05 - )
Fatti notevoli
1929 - 1936
Emigra in Francia.
1937
Chiede di trasferirsi in Africa Orientale Italiana.
Relaz. con altri soggetti
Ballerini Giacomo (fascista)
In rubrica di frontiera
Informazioni
1929/07/12
In bollettino ricerche
Informazioni
1934
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1941
Documentazione allegata
(3 copie di una sua fotografia) (Lettera di Crotti a Giacomo Ballerini "Fontanella 8-5-37 - Carissimo Giacomo! Finalmente ho potuto avere il tuo inderizzo, e subito ti scrivo dandoti mie notizie. Io non sono ancora partito per l’Africa, facevo bene fare la domanda come te, almeno saressimo insieme. Come mi dubito tu devi trovarti in Spagna, bravo, cento volte bravo, ai avuto il coraggio di abbandonare moglie e figli, per combattere per il nostro ideale; per distruggere fino alle ultime radici, quello che si chiama comunismo. La parola comunismo, significa, Peste, fame, disordine, e assasinio. Ecco i quattro comandamenti del comunismo. Se ne prendi qualche d’uno, prigionieri principalmente francesi, e simili insetti, non avere pietà, una buona pugnalata e arrivederci. Qui tutti vanno bene, come pure la tua famiglia, credo che mi scriverai qualche volta, e io ti risponderò sempre. Per l’Italia nostra, per il nostro Duce, per l’Impero sempre avanti! Ricevi saluti fascisti i miei più cordiali mi dico tuo amico Angelo Crotti”.)