Profilo sintetico riassuntivo
Nato nella frazione Rocca del Colle di Bagnatica (Bg) 25.9.1887, bracciante, manovale e poi minatore, socialista, emigra in Francia alla fine del 1914, da dove rientra nell’aprile 1922. Sposato con Giuseppina Andreotti (di Lorenzo e Agata Wendel, nata a Bagnatica il 26.12.1882, sarta), dalla quale ha quattro figli: Lorenzo Luigi (n. a Bagnatica il 25.9.1910), Agata Carolina (n. a Bagnatica l’1.6.1912), Iside Maria Alessandra (n. a Bagnatica il 7.1.1922) e Marta (n. a Bagnatica il 17.4.1923). La famiglia non lo segue nei suoi trasferimenti all’estero. Il 14.9.1922 torna in Francia, poi in Lussemburgo e nel 1923 si trasferisce in America, in seguito in Australia come ricercatore d’oro, rientrando in Italia nel corso del 1926. Secondo i Cc della stazione di Bettole di Cavernago, che ne riferiscono il 2.11.1926 alla Questura di Bergamo, Andreotti in Australia “a seguito ad uno sciopero abbia dovuto rimetterci una somma rilevante come cauzione”. Lasciata l’Australia e rientrato negli Stati Uniti, si imbarca a New York sul piroscafo ‘Presidente Wilson’ diretto in Italia. Sbarca a Napoli il 18.7.1926, dove viene fermato e portato all’ufficio di Ps dello scalo marittimo perché, durante la traversata, avrebbe espresso giudizi ingiuriosi verso il fascismo e il governo fascista. Come riferisce la Questura di Napoli a quella di Bergamo il 20.7.1926, “è stata eseguita una perquisizione personale e nei bagagli, ma non è stato rinvenuto nulla di sospetto, né dall’interrogatorio sono risultati indizi da farlo, in qualche modo, ritenere pericoloso in linea politica. Egli inoltre, era munito di regolare passaporto ed altri documenti giustificativi e, pertanto, è stato fatto proseguire per la sua destinazione”. La destinazione è Bagnatica, dove giunge lo stesso 20.7.1926 dell’informativa della Questura napoletana. A Bagnatica lavora come contadino su terreni di proprietà della sua famiglia. Ottenuto un regolare passaporto dalla Questura di Bergamo il 18.1.1927, riparte per New York il 19.2.1927, poi si stabilisce a Pittston, in Pennsylvania, dove abita in Vine Street n. 166 e lavora come minatore. Nel 1928 viene iscritto in RF con l’indicazione di ‘perquisire e segnalare’. Rientra ancora in Italia a bordo del piroscafo ‘Conte Grande’ sbarcando a Napoli il 9.7.1932 per recarsi dalla famiglia a Bagnatica, da dove riparte il 24.4.1933 imbarcandosi a Genova sul piroscafo ‘Conte di Savoia’ diretto a New York. Il 24.3.1937 il Consolato Generale italiano di New York riferisce al Cpc che Andreotti “dagli ulteriori accertamenti effettuati è risultato che continua a manifestare idee avverse al regime, si tiene però da qualche tempo in disparte e non svolge attiva propaganda”. Muore a Pittston per un incidente sul lavoro l’11.12.1937. Nel fascicolo è presente una fotografia. Cpc, b. 121, 1928-1938. (G. Mangini, R. Vittori)