Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Ranica (Bg) il 5.9.1898, manovale, sposato con Angelica Carrara (nata in una frazione di Ranica), emigra in Francia nel 1922, antifascista, sospetto comunista. Ha un fratello di nome Marino che vive a Ranica. Come risulta dal rapporto del Ministero dell’Interno – Divisione Affari Riservati e Generali – Sezione Seconda inviato al prefetto di Bergamo il 20.2.1930, insieme al Bortolo Valoti (di Giovanni ed Elisabetta Salvi, n. Nembro il 27.11.1903, celibe, in Francia dal 1924) nel novembre 1929 in un locale pubblico di St. Ouen (Seine) affronta il fascista Giuseppe Adobati (di Tommaso e Ernesta Valsecchi, n. Nembro il 10.4.1893), in Francia dal 23.8.1929 e uomo di fiducia della ditta Martini&Rossi di St. Ouen, rimproverandolo di essere fascista e di “avere compiuto spavalderie a Nembro contro elementi comunisti”. Pochi giorni dopo, i due amici Cortesi e Valoti, che gestiscono insieme un bar a St. Ouen, si presentano poi direttamente al direttore della filiale Martini&Rossi, sig. Petracqua, chiedendogli di licenziare immediatamente l’Adobati, “fornendo sul conto di quest’ultimo pessime informazioni e profferendo minacce”. Dopo questi episodi, Adobati chiede e ottiene da Consolato italiano il rientro gratuito in Italia. Nel luglio 1938 Cortesi risulta residente nel comune di Les Essarts Le Roi (Seine-et-Oise). Fino al 1941 i documenti conservati nel fascicolo sono tutte segnalazioni che comunicano l’assenza di nuove informazioni a suo riguardo. Cpc, b. 1491, 1930-1941. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)