Profilo sintetico riassuntivo
Nato ad Antegnate (Bg) il 3.10.1871, celibe, mediatore, socialista, sospetto anarchico. Il 27.11.1898 ad Antegnate, insieme al fratello Battista e ad altri due compagni, dopo aver cantato l'inno dei lavoratori e gridato frasi contro il papa ed i re e inneggianti all'anarchia, si reca alla caserma dei Cc e minaccia il brigadiere comandante della stazione. Dal 1919 risiede a Milano in via Bramante 33. Il 4.3.1921 il Tribunale di Milano lo condanna a 4 anni, 11 mesi e 15 giorni di carcere per furto, che sconta nel carcere di Fossano (Cn). La Pretura di Crema il 13.3.1926 lo condanna a 2 mesi e un giorno di carcere per furto e mentite generalità. Il 30.4.1926 la Commissione Provinciale di Bergamo lo condanna a 3 anni di confino politico per avere riportato molte condanne per (furto, minaccia a mano armata, contravvenzione alla vigilanza speciale, porto d’arma di genere proibito, minaccia ai Cc, lesioni personali). Nell'elenco dei confinati, tuttavia, il suo nome non risulta. Nel rapporto dei Cc di Romano di Lombardia (Bg) alla Questura di Bergamo del 28.3.1928 viene descritto come “di idee sovversive, senza avere mai fatto propaganda, non ha mai preso parte a manifestazioni politiche di carattere sovversivo, o comunque contro il Regime fascista. In Antegnate il suo soggiorno fu saltuario perché quando non era in carcere dimorava quasi sempre a Milano”. Nel giugno 1933 risiede ad Antegnate, è quasi infermo e vive della carità altrui. Radiato il 23.6.1933. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)