Profilo sintetico riassuntivo
Nato il 25.8.1887 a Treviglio (Bg), dove risiede, operaio meccanico, socialista massimalista, ex consigliere della FIOM, domiciliato a Milano, è sposato con l’operaia Maria Perea, dalla quale ha una figlia, Bruna, nata nel 1925. Alla fine degli anni Venti, nel contesto del dibattito aperto all’interno delle forze antifasciste (socialisti, anarchici, repubblicani) che aderiscono al Comitato di Milano di ‘Giustizia e Libertà’ sulle forme da adottare per la lotta al fascismo, ci sono alcuni operai, come il comunista Giuseppe Luigi Pagani, il socialista Francesco Vacchelli, gli anarchici Ugo Pierantoni e Canzio Capriotti, che insieme a Biardi non condividono la tattica degli atti dimostrativi (come il volo di Giovanni Bassanesi, avvenuto l’11.7.1930), o le ipotesi di mettere bombe incendiarie in edifici pubblici (come ipotizzava Ernesto Rossi in vista dell’ottavo anniversario della marcia su Roma), scegliendo invece di agire privilegiando la propaganda clandestina all’interno della classe operaia. Biardi svolge un ruolo significativo nella distribuzione di stampati antifascisti. Il gruppo però viene scoperto e agli inizi di dicembre 1930. Oltre a lui e agli altri quattro citati, vengono arrestati anche il comunista Amleto Aiazzi e suo figlio Enrico, Riccardo Ballestreros, Roberto Baldassarri, il comunista Pietro Grisetti, il socialista Raffaele Fiorio. Il 15.12.1930 il gruppo di Biardi, Pagani, Vacchelli, Pierantoni e Capriotti viene denunciato allo stesso Tribunale, mentre alcuni degli altri coinvolti sono oggetto di un distinto deferimento al Tribunale Speciale. Con sentenza n° 53 del 20.10.1931, il Tribunale Speciale assolve Capriotti, mentre condanna gli altri quattro a 2 anni e 6 mesi di reclusione per aver diffuso nel corso del 1930 stampati di ‘Giustizia e Libertà, “istigato alla guerra civile ed all’insurrezione armata contro i poteri dello stato”. Biardi viene liberato alla fine di ottobre 1932 in occasione del decennale della marcia su Roma e rientra il 12.11.1932 a Milano in via Presolana 6/A con foglio di via obbligatorio. A Milano trova lavoro come operaio meccanico presso la ditta di Ugo Violini in via Ranzoni 17. Cpc, b. 631, 1931-1942. (R. Vittori)