Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Seriate (Bg) l'11.2.1891, oste e carrettiere, sovversivo, risiede a Bergamo in via Baioni 11, è sposato con Teresa Pedersoli ed è stato iscritto al Pnf dal 1922 al 1925. La sera del 27.1.1927 alle 22,30 i militi fascisti Luciano Begnini e Carlo Zingarelli si trovano nell’osteria di Biava e sentono le seguenti affermazioni: "1. Che il soprascritto Biava, avrebbe piuttosto schiacciato la testa a suo figlio se questi avesse ventilato l’idea di entrare nei balilla. 2. Che trovando la compagnia avrebbe lasciata volentieri l’Italia per andare in Russia, perché troppo stanco dell’attuale regime". I due fascisti arrestano Biava e lo portano nelle carceri del comando della 114 Legione Mvsn, poi lo consegnano in Questura. Con sentenza del pretore di Bergamo del 5.2.1927 viene condannato a 15 giorni di arresto. Nel 1930, un rapporto dell'agente Sante Jacobazzi della squadra politica della Questura lo definisce "Innocuo politicamente". Radiato il 22.3.1930. (R. Vittori)