Biava Carlo

n. busta
13
n. fascicolo
417
Primo estremo
1927
Secondo estremo
1930
Cognome
Biava
Nome
Carlo
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1891/02/11
Professione
oste
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Seriate (Bg) l'11.2.1891, oste e carrettiere, sovversivo, risiede a Bergamo in via Baioni 11, è sposato con Teresa Pedersoli ed è stato iscritto al Pnf dal 1922 al 1925. La sera del 27.1.1927 alle 22,30 i militi fascisti Luciano Begnini e Carlo Zingarelli si trovano nell’osteria di Biava e sentono le seguenti affermazioni: "1. Che il soprascritto Biava, avrebbe piuttosto schiacciato la testa a suo figlio se questi avesse ventilato l’idea di entrare nei balilla. 2. Che trovando la compagnia avrebbe lasciata volentieri l’Italia per andare in Russia, perché troppo stanco dell’attuale regime". I due fascisti arrestano Biava e lo portano nelle carceri del comando della 114 Legione Mvsn, poi lo consegnano in Questura. Con sentenza del pretore di Bergamo del 5.2.1927 viene condannato a 15 giorni di arresto. Nel 1930, un rapporto dell'agente Sante Jacobazzi della squadra politica della Questura lo definisce "Innocuo politicamente". Radiato il 22.3.1930. (R. Vittori)
Familiari
Biava Luigi (padre)
Ravanelli Teresa (madre)
Pedersoli Teresa (moglie)
Nata il 29.4.1894.
Terminali Armando (figlio)
Figlio adottivo, nato il 23.4.1915.
Luoghi di residenza
Bergamo Lombardia Italia via Baioni, 11
Fatti notevoli
1927/01/27
Il 27.1.1927 due militi fascisti sentono Biava fare affermazioni ostili al fascismo e due militi della Mvsn lo sentono e lo arrestano.
Sanzioni subite
carcere ( - )
Condanna a 15 giorni di carcere per il fatto del gennaio 1927.
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1930/03/22