Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Endine Gaiano (Bg) il 23.3.1906, emigra in Belgio il 31.3.1930. Insieme al fratello Giovanni gestisce un caffè con alloggio a La Louviére in rue des Forgerons 9, frequentato da militanti comunisti e da antifascisti, dove viene venduto il settimanale «Il Riscatto». Segnalato l’11.4.1932 dal Consolato italiano di Charleroi al Cpc, al quale vengono richiesti eventuali precedenti e tutte le altre informazioni possibili, quest’ultimo l’11.5.1932 si rivolge alla Prefettura di Bergamo, chiedendo anche una copia della sua fotografia, due copie della quale sono conservate nel fascicolo. Il 30.6.1932 la Prefettura di Bergamo, oltre a fornire copia della fotografia dei due fratelli, risponde rilevando che per entrambi non ci sono precedenti o segnalazioni e che Giovanni era capo squadra della Mvsn. Nel corso del 1932 la polizia belga, che tiene i due fratelli Colombi sotto controllo, effettua due perquisizioni nella loro abitazione, senza trovare nulla. Il 7.5.1935 il Consolato informa il Cpc che i due fratelli commerciano pasta alimentare e salumi a La Louviére e che sul loro conto non ci sono rilievi sfavorevoli. Alla fine del 1940 ottiene il passaporto per un viaggio in Italia per ragioni legate al suo lavoro. Agli inizi del 1943 Colombi chiede l’iscrizione al fascio di Charleroi e la segreteria generale dei fasci italiani all’estero si rivolge alla Questura di Bergamo per avere informazioni sull’opportunità o meno di concedere la tessera fascista. La Questura di Bergamo ne informa la Prefettura, che si rivolge a sua volta al Cpc chiedendo lumi in proposito, non avendo informazioni. La risposta del Cpc alla Prefettura di Bergamo è del 15.5.1943: “si prega di comunicare alla Segreteria Generale dei Fasci Italiani all’Estero i precedenti del nominato in oggetto, non esprimendo alcun parere in merito all’iscrizione del medesimo al Fascio di Charleroi, dato che da molto tempo mancano notizie sul di lui comportamento politico”. Cpc, b. 1413, 1932-1943. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)