Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Gandino (Bg) il 5.1.1895, mutilato (mano destra e occhio sinistro) nella prima guerra mondiale, socialista. Il 20.8.1931 la Questura di Bergamo chiede informazioni politiche su di lui ai Cc di Gandino, che rispondono il 25.8.1931 a firma del maresciallo d’alloggio a piedi Ghino Barbagli: “Ritornato dalla guerra 1915-1918, mutilato della mano destra e dell’occhio sinistro il Colombi manifestò di avere diritto di essere mantenuto dai Signori del luogo e si dice che più volte con modi prepotenti abbia preso dei Signori stessi, maltrattandoli e costringendoli ad allontanarsi dai pubblici esercizi. Non voleva darsi ad alcuna attività e pretendeva di essere mantenuto. Di carattere violento, era temuto dai cittadini buon pensanti di Gandino. Con la venuta del Fascismo, ottenuta la pensione privilegiata di invalido di guerra che aveva diritto e rimasto solo, siccome i suoi compagni emigrati all’estero ove si trovano tuttora, il Colombi Guglielmo non diede più luogo a rimarchi con la sua condotta. Si crede abbia simpatizzato al partito Comunista, ma nel pubblico buon pensante di Gandino era considerato per un teppista (..) Il Colombi ha presentato in Municipio domanda per ottenere la licenza di negoziante”. Di ben altro tenore il rapporto su Colombi redatto dal comandante della stazione dei Cc di Clusone, il tenente Aldo Lampani, che il 5.9.1931, esprimendo parere favorevole alla concessione del passaporto per la Francia richiesto da Colombi, ricostruisce con molta attenzione le vicende di quest’ultimo, dimostrando una notevole sensibilità psicologica e sociale. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)