Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Osio Sopra (Bg) il 17.8.1874, domiciliato a Dalmine in viale Vittorio Veneto 12, capo officina presso lo stabilimento di Dalmine, filo-comunista. Sposato con Annunziata Sciola, è padre di Giacomo (n. 1902, operaio), Luigi (n. 1904, operaio), Palmira (n. 1906), Guglielmo (n. 1911, gemello, operaio), Aldo, nato nel 1911, gemello, carabiniere). Viene denunciato il 10.3.1933 dall’impiegato fascista Angelo Nicolai (di Provino ed Egidia Villa, n. il 25.3.1904 a Treviglio e residente a Osio Sotto) per alcune affermazioni di critica al regime pronunciate il 9.1.1933, riferite prima a voce all’ingegner Valfrido Socci e poi da lui confermate con una dichiarazione scritta. In quest’ultima, Nicolai riferisce di una breve conversazione avuta con Colombo: “Ricevuti ordini dal Sig. Ing. Socci capo reparto dei Laminatoi di recarmi alla sala della Frimel con il Sig. Colombo Arturo per cercare dei mandrini, questo, durante il tragitto ha così detto: «Ora vogliono caricare un peso superiore a quello caricato fin oggi e diminuiscono il 30% di cottimo agli operai. É una vergogna. É la giustizia del giorno d’oggi questa. W Lenin». Ritornando poi, dopo aver fatta la suddetta ricerca e dopo aver io ben meditato sul valore di detta frase, ho domandato cosa e che colpa ne aveva il Partito Nazionale Fascista in questa faccenda; lui così rispose: «non dico è il Partito, ma i Sindacati dovrebbero interessarsi». Io allora feci presente che lui è il Capo e quindi le lagnanze che lui affermava d’aver ricevuto degli operai le dovrebbe portare a conoscenza del suo Capo Reparto, lui rispose che certamente ne avrebbe fatto presente. Io non ho più creduto continuare nella discussione perché sarei stato sicuro che sarebbe uscito con altre frasi più oscene”. Il 18.3.1933 il comandante della 14° legione della Mvsn, Angelo Testa scrive ai Cc di Bergamo dicendo che, dopo aver assunto informazioni, “si è ritenuti a considerare il fatto di una importanza relativa, ritenendo altresì la manifestazione una bravata piuttosto che un atto sovversivo”. Diffidato il 30.3.1933 in Questura dal commissario di Ps Guido Masiero. Secondo un rapporto dei Cc di Bergamo del 22.11.1934 alla Questura di Bergamo firmato dal tenente Aniello D’Oro, sembra che Colombo si sia spostato su posizioni favorevoli al fascismo. Radiato nel 1934. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)